Recensione Anche senza di te, l'importanza di ascoltare le emozioni

Cinema / Recensione - 08 March 2018 10:45

Anche senza di te con Myriam Catania, Nicola Vaporidis e Matteo Branciamore.

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Anche se di te, la nuova commedia di Francesco Bonelli è nelle sale italiane da oggi, giovedì 8 marzo. Il film è stato girato a Taranto, prodotto dalla locale Sun Film.

Anche senza di te

Sara (Myriam Catania) finisce per sedere nello studio di una psicologa. Soffre di attacchi di panico conseguenti a una vita che le comincia a stare piuttosto stretta. Il fidanzato (Matteo Branciamore), bello e in carriera si trasferisce rimandando le nozze. I genitori hanno già subaffittato la sua cameretta, costringendola a chiedere ospitalità alle amiche. Anche la classe elementare, in cui insegna come maestra precaria, non sembra darle retta.

Con una prospettiva professionale incerta e un futuro di coppia “prenotato” a vuoto, Sara deve affrontare un'emotività riempita da rabbia e paura. Tuttavia, lei ama il suo lavoro di insegnante e troverà la via di far breccia nel cuore dei suoi giovani alunni grazie all'innovativo metodo Reggio Emilia di Loris Malaguzzi, basato su un approccio creativo di apprendimento. Sara imparerà a gestire le sue emozioni insieme alla sua classe di adorabili scalmenati. Tuttavia, la strada è in salita, ostacolata degli stessi genitori che si ribellano alla nuova didattica.

Sul suo percorso, la protagonista due preziosi alleati: il collega Nicola (Nicola Vaporidis), giunto a Taranto dopo la prematura scomparsa della moglie, e Carlo (Alessio Sakara), attore porno che sogna una carriera in teatro.

Essere o non essere, recita l'Amleto di Shakespeare. Ma la vera sfida oggi, è essere se stessi in mezzo agli altri, una cosa che nessuno ci insegna: in questo terreno radicano gli attacchi di panico di Sara e le frustrazioni di molti protagonisti coinvolti nella storia.

Anche senza di te è una divertente commedia scritta con sensibilità fiabesca, un ponte tra il mondo degli adulti e quello dei bambini: il compito di genitori e educatori è tra i più delicati, quello di proteggere l'infanzia. Non coltiviamo le nostre paure, ma ascoltiamole, ci ricorda il film di Bonelli.

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