NBA 2K18, recensione videogame per PS4 e Xbox One

Games / Recensione - 26 September 2017 14:30

NBA 2K18 torna con il suo appuntamento annuale, confermandosi ancora una volta come il miglior simulativo di basket sul mercato

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NBA 2K18 è il videogioco annuale di basket targato 2K Games, regina indiscussa nel panorama cestistico virtuale. Come ogni anno, l’uscita settembrina porta con sé tutte le novità e le licenze della lega americana di basket, insieme ad alcune squadre europee e un nutrito carnet di compagini storiche. Il lavoro di affinamento della casa di sviluppo avvicina sempre più l’esperienza virtuale a quella reale, con animazioni, movenze e un impianto tecnico di primo livello. NBA 2K18 è, infatti, il miglior esponente del suo genere di appartenenza, con una vicinanza allo sport di riferimento estrema, come nessun altro titolo sportivo riesce a replicare. Il desiderio di realismo e simulazione trova ancora una volta la sua massima espressione nella serie NBA 2K, una strada intrapresa da diversi anni e che capitolo dopo capitolo trova sempre maggior compimento.

La modalità Il Mio Giocatore di NBA 2K18 rappresenta la parte centrale della Carriera, con una personalizzazione del personaggio che introduce alle meccaniche e alla crescita del nostro giocatore. Per chi volesse saggiare l’impianto narrativo del titolo, può scaricare gratuitamente da PSN e Xbox Live la demo introduttiva The Prelude, che conduce il giocatore verso i riflettori del basket professionistico. Giocare nei campetti di periferia è il primo passo verso il sogno dell’NBA, un passaggio che continua nelle squadre universitarie fino al luccicante draft della serie maggiore. Le diverse fasi della storia sono scandite da filmati di intermezzo, oltre a fasi di relax in una sorta di piccola mappa open-world, Vita di Quartiere, dopo poter interagire con altre persone, acquistare scarpe, modificare il taglio di capelli. Il Mio GM invece permette di amministrare squadra e risorse economiche della stessa, con una gestione sia sul piano tattico che societario., nel ruolo di dirigente. Oltre alle due modalità più corpose, NBA 2K18 presenta svariate possibilità, con una mole di contenuti come sempre impeccabile. Accanto alla classica Esibizione, si può effettuare una Stagione con il nostro team preferito, potendo partire anche direttamente dai Playoff. Sullo stesso piano di quanto accade in Fifa con Ultimate Team, anche NBA permette di accumulare crediti e spenderli in pacchetti, ne La Mia Squadra, dove trovare carte e giocatori da assemblare nel nostro dream team. A completare il menù vi è la novità introdotta da Blacktop, una variante spensierata che ci conduce in sfide su campetti di periferia, potendo decidere il numero di giocatori, da 1vs1 fino al classico 5vs5.

Il gameplay di NBA 2K18 continua nel suo affinamento e perfezionamento, dopo aver raggiunto lo scorso anno un equilibrio quasi perfetto. Il controllo dei giocatori e la nostra bravura pad alla mano trovano un’immediata risposta ai comandi, dove studiare e trovare il momento giusto per effettuare un passaggio, un tiro da tre o un pick & roll. L’incedere dell’azione è in linea con quanto apprezzabile nella realtà, con un grande focus quindi su situazioni tattiche, sia offensive che difensive. Saper difendere è fondamentale per poter forzare l’avversario con tiri da lontano e lo stesso vale per noi, con l’intelligenza artificiale che limita le nostre azioni ripetute, adattandosi al nostro stile di gioco, obbligandoci quindi a variare il più possibile nella fase offensiva. Rispetto allo scorso anno si nota ancora una maggiore fisicità, che permette contatti più credibili e un peso dei giocatori convincente, in linea con la vena simulativa del titolo.



La grafica di NBA 2K18 è il punto più alto degli sportivi annuali, con una fedeltà nelle movenze e nei volti pressoché totale. Assistere ad una partita del gioco 2K è quanto di più vicino si possa vedere al basket reale, non solo per la cura con cui sono realizzati palazzetti, parquet ed elementi di contorno, ma proprio per il ritmo e le animazioni che legano ogni mossa dei giocatori. Il fotorealismo raggiunto è ottenuto dalla scansione di visi e corporature, con tagli di capelli e tatuaggi curati nel minimo dettaglio, insieme alle canottiere che si muovono e al sudore che scivola lungo la pelle degli atleti. Grande attenzione, inoltre, è stata posta nel differenziare ogni giocatore, con centinaia di animazioni differenti a seconda della tipologia di tiro e movimento effettuati.

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