Loro chi?, Marco Giallini e Edoardo Leo sono geni della truffa nel nuovo film di Micchichè-Bonifacci

Cinema / Recensione - 19 November 2015 09:00

Loro chi?, Francesco Micchichè e Fabio Bonifacci dirigono una commedia coraggiosa su un truffatore e la sua vittima, destinata a diventare suo assistente. Ad impersonare i due sono stati scelti

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Loro chi? film diretto da Francesco Micchichè e Fabio Bonifacci, da un’idea originale di quest’ultimo, che ne ha curato anche la sceneggiatura.

Trama. David (Edoardo Leo) ha 36 anni ed una vita per niente soddisfacente. Sgobba come un dannato per un’azienda che lo paga poco e il cui capo nutre ben poca stima per lui. Sembra poter arrivare una svolta: deve infatti presentare un brevetto rivoluzionario, che gli darà l’apprezzamento tanto desiderato. Ma una sera, l’incontro con Marcello (Marco Giallini), abile truffatore aiutato dalle due colleghe, cambierà per sempre la sua vita: in un istante David perde auto, lavoro e fidanzata. Deciso a recuperare tutto, lo sventurato partirà alla ricerca di Marcello, ritrovandosi infine ad imparare l’arte della truffa proprio da colui che l’aveva truffato. E la cosa non gli dispiacerà per niente.

Recensione. La nuova coppia alla regia composta da Francesco Micchichè e Fabio Bonifacci (che si dedica per la prima volta alla direzione dopo anni di sceneggiature) confeziona un prodotto molto particolare per il panorama italiano: una commedia molto divertente, ma che non disprezza toni da giallo e thriller. L’ispirazione sembra arrivare direttamente dai cult del cinema americano come Il genio della truffa e Ocean’s Eleven, soprattutto per la serie di inganni multipli che scandiscono il ritmo senza sosta, lasciando lo spettatore sull’attenti e mantenendo viva curiosità e attenzione. Ovviamente è importante anche l’elemento comico della pellicola, che però gioca sapientemente su difetti tutti italiani (vedi il sindaco che mette a disposizione tutto il necessario ai truffatori pensando di entrare in chissà quale giro grosso) e sulle abilità comiche dei due protagonisti, Giallini vero e proprio trasformista dotato della solita sfrontatezza scenica, ed Edoardo Leo, che abbandona momentaneamente la regia per dedicarsi solo al ruolo di attore. Niente è come sembra in questo film, ma alla fine quel che appare è una storia vivace e frizzante, capace di intrattenere ed emozionare, per tutta la sua durata.

Fabio Bonifacci. È uno degli sceneggiatori più acclamati in Italia, anche perché ha scritto alcune delle commedie con maggior incassi degli ultimi anni: Benvenuti al Nord, Benvenuto Presidente! e Il principe abusivo. Per la prima volta si da alla regia, per un’opera comunque scritta e da lui stesso ideata; ma come da lui stesso affermato questa potrebbe essere per Bonifacci un’esperienza saltuaria, se non altrimenti unica, ritenendo il suo mondo quello della scrittura.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon