Il ponte delle spie, Steven Spielberg dirige Tom Hanks in una storia vera da Guerra Fredda

Cinema / Recensione - 16 December 2015 09:00

Il ponte delle spie, Steven Spielberg dirige un film che racconta la crisi degli U-2 tra Stati Uniti e Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, dove un avvocato, interpretato da Tom Hanks, dovr&agra

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Il ponte delle spie (Bridge of Spies) film diretto da Steven Spielberg, sceneggiato da Matt Charman e da Joel ed Ethan Coen. Il film è stato presentato al New York Film Festival il 4 ottobre 2015.

Trama. Negli anni ’50 l’FBI arresta Rudolf Abel (Mark Rylance), agente sovietico che vive a New York, acuendo il clima di paranoia negli Stati Uniti. L’uomo si rifiuta di parlare, ed accusato di essere una spia viene rinchiuso e mandato a processo. Per assumere la sua difesa il governo opta per James Donovan (Tom Hanks), avvocato assicurativo privato. Donovan inizialmente è restio ad assumere l’incarico, conscio del fatto che questo potrebbe procurargli un’enorme impopolarità e forse anche a qualche pericolo, ma alla fine decide di accettare per garantire un processo equo ad Abel. In seguito un areo spia americano U-2 viene abbattuto mentre sorvola lo spazio sovietico, e il pilota Francis Gary Powers (Austin Stowell) viene arrestato. Gli USA sono preoccupati che il militare possa rivelare informazioni, quindi il funzionario della CIA Hoffman (Scott Shepherd) contatta Donovan per negoziare uno scambio di prigionieri.

Recensione. Steven Spielberg è un grande appassionato di storia contemporanea, e dopo la Prima e Seconda Guerra Mondiale, il conflitto in Vietnam, ora decide di occuparsi di un altro periodo carico di tensione, la Guerra Fredda. La peculiarità del film che realizza è quella di mostrare con realismo tutti i personaggi: spie, avvocati e funzionari statali sono prima di tutto esseri umani, persone dotate di vizi e virtù. Emblematica la scena iniziale nella quale Rudolf Abel sta dipingendo un proprio autoritratto guardandosi allo specchio, metafora della distanza tra interiorità ed apparenza. Dicotomia al centro della prima parte della pellicola, anche per quanto riguarda l’avvocato Donovan, messo alla berlina dopo aver difeso la spia russa, ma in realtà dotato di un animo nobile e generoso. Non è un caso che fra i due nasca un legame più forte dei pregiudizi: Abel è un uomo ligio al dovere, che fa solo ciò che gli è stato ordinato, esattamente come il prigioniero Powers.

Hanks e Spielberg. Per impersonare questo perfetto americano Spielberg non poteva non scegliere Tom Hanks, con il quale collabora nuovamente diverse esperienze: nel 1998 i due hanno co-prodotto “Salvate il soldato Ryan” (vincitore di 5 Oscar) diretto da Spielberg e con protagonista Hanks, ed insieme si occuperanno anche della serie televisiva “Band of Brothers - Fratelli al fronte” e nel 2009 di “The Pacific”. Nel 2002 esce “Prova a prendermi”, mentre nel 2004 Hanks è il protagonista di “The Terminal”.

© Riproduzione riservata




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