Franny, Richard Gere è un miliardario tormentato nel primo film di Andrew Renzi

Cinema / Recensione - 23 December 2015 13:00

Franny, Andrew Renzi dirige un mostro sacro come Richard Gere, nella drammatica storia di un uomo facoltoso perseguitato dai fantasmi del passato, che dopo aver perso due amici di vecchia data, cerca

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Franny (The Benefactor) film diretto da Andrew Renzi, regista emergente alla sua opera prima. La pellicola è indipendente, ed è stata presentata al Tribeca Film Festival il 15 aprile 2015; pochi giorni dopo la Samuel Goldwyn Films ha acquisito i diritti di distribuzione del film.

Trama. Franny è un miliardario filantropo che nasconde un segreto, mai rivelato ad anima viva. Non ha un lavoro, perciò ha trovato nella beneficenza il campo in cui può dedicare le sue energie. Quando dopo parecchi anni ritrova Olivia, figlia dei suoi cari amici scomparsi, appena sposata e incinta di qualche mese, Franny fa l’unica cosa che gli viene naturale: aiutarla. Offre così alla ragazza e a suo marito Luke incredibili regali e opportunità, cercando però di gestire la vita dei due in maniera invadente. Questo suo comportamento farà inevitabilmente riemergere antichi problemi e anche il suo segreto ritornerà a galla, con conseguenze distruttive. 

Recensione. L’opera prima di Andrew Renzi, regista di corti e documentari, è un drama intenso, che alterna con mirabile abilità momenti di allegria a scene tragiche o ansiogene, mettendo al centro la questione della solitudine. Franny infatti è un uomo che conosce tante persone, ma i suoi legami sono estremamente superficiali: la sua vita consiste nel lasciarsi marcire su un divano di un albergo di lusso, consumando morfina e pensando al suo passato tormentato. Esteriormente però è un uomo solare, vestito sempre elegante e con una colorata sciarpa al collo, sempre disponibile ad aiutare le persone con un sorriso sulle labbra. Questa è praticamente una coming-of-age story, pur avendo il protagonista già superato i sessant’anni: Franny è un uomo che deve ancora crescere, nello spirito. 

Richard Gere. Per interpretare Franny era necessario trovare un attore di un certo calibro, qualcuno che riuscisse a non rendere troppo caricaturale un personaggio così stravagante. Così regista e produzione si sono affidati a Richard Gere (Ritorno al Marigold Hotel), in grado di caricare l’eccentrico filantropo di profondità e tragicità, sfruttando tutta la sua decennale esperienza e bravura.

Cast. L’attore statunitense è affiancato da Dakota Fanning, ex-bambina prodigio in film come “La guerra dei mondi” e “Man on Fire - Il fuoco della vendetta”, che veste i panni di Olivia. Theo James, ovvero Tobias “Quattro" Eaton nell’amata saga “The Divergent", è invece il marito Luke.

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