Recensione Biancaneve e il cacciatore: la fragilità del male

Cinema / Recensione - 11 July 2012 06:27

Biancaneve e il cacciatore, Kristen Stewart protagonista di Twilight ingaggia una battaglia per la sopravvivenza contro una malvagia Charlize Theron.

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Recensione Biancaneve e il cacciatore: la fragilità del male. Biancaneve e il cacciatore, Kristen Stewart protagonista di Twilight ingaggia una battaglia per la sopravvivenza contro una malvagia Charlize Theron.

Biancaneve (Kristen Stewart) ha appena perduto sua madre ed il regno ha visto morire la propria regina. Re Magnus affoga il dolore in battaglia sconfiggendo un misterioso esercito. Le tenebrose truppe ormai sterminate hanno lasciato un sopravvissuto, una prigioniera di nome Ravenna (Charlize Theron). Il re sposa Ravenna e lei lo uccide sul letto di nozze, conquistando il potere. Ravenna diventa così una regina malvagia che assorbe l'eterna bellezza dalle giovani fanciulle.

Biancaneve e il cacciatore ha rispettato i temi principali della fiaba originale. Questo nuovo adattamento cinematografico della fiaba che giunge nelle sale dopo il precedente film Mirror Mirror dello scorso aprile e tratto sempre dalla medesima favola, comincia, come vuole la tradizione, esaltando il tema della magia e dell'inganno come mezzi che confondono le menti e comprimono la libertà. Oltre all'elemento personale e soggettivo dell'ossessione per la bellezza che non è conquistata a colpi di creme e lozioni ma con rimedi ben più risoluti. Dopo la salita al trono di Ravenna, Biancaneve è esiliata ad una lunga carcerazione nelle prigioni del castello e creduta ormai morta dagli abitanti del villaggio. La sua vita comincia ad essere a rischio quando lo specchio rivela che la bellezza di Biancaneve ha ormai superato quella della sua matrigna.

Biancaneve e il cacciatore e la spettacolarità degli effetti speciali. Giunto nelle sale qualche mese dopo Mirro Mirror è ormai evidente che ad Hollywood stanno dando sempre maggiore attenzione alle fiabe per gli adattamenti cinematografici. Forse una crisi di idee o magari solo la volontà di fare ottimi prodotti sfruttando la suggestione che questi titoli suscitano nello spettatore. In Mirror Mirror gli autori hanno rivisitato questa celebre fiaba puntando sull'ironia dei personaggi e proiettando uno stile barocco, mentre i produttori di Biancaneve e il cacciatore hanno invece permeato il film con una narrazione epica caratterizzata dalla spettacolarità degli effetti speciali con una atmosfera dark e lugubre. Dallo specchio che si liquefà per poi assumere forme quasi umane, ai personaggi fantastici fino a veri e propri colpi ad effetto per l'immaginario visivo.

Charlize Theron e Kristen Stewart spiccano in un cast prestigioso. Nel ruolo della regina maligna si sono alternate due star di caratura internazionale come Julia Roberts (Mangia Prega Ama, L'amore all'improvviso) e Charlize Theron (Prometheus, Young Adult ). La Roberts ha portato sul grande schermo un ruolo smaliziato e sardonico mentre la collega Theron ha dato vita ad una regina più glaciale e tenebrosa. Entrambe le interpretazione sono state all'altezza della fama delle due attrici. Mentre nel ruolo dell'eroina Biancaneve si sono alternate le interpretazioni dell'ammaliante Lily Collins (Priest) e quella dell'audace Kristen Stewart (The Runaways). Il ruolo di Eric il cacciatore viene interpretato da Chris Hemsworth (Thor, The Avengers, Quella casa nel bosco) che dopo la fuga di Biancaneve dal castello, sceglie di aiutare la preda e si unisce a lei nella lotta contro la matrigna. Nel ruolo dei nani ribelli figurano per protagonisti gli attori Bob Hoskins, Toby Jones, Eddie Marsan, Ian McShane e Ray Winstone.

Un film tendente al dramma. Se il primo film sembra maggiormente diretto verso una commedia fantastica, Biancaneve e il cacciatore esalta gli aspetti dark e visionari della fiaba in un adattamento tendente al dramma nel quale emergono creature fantastiche degne di Harry Potter. In entrambe le pellicole emerge la lotta di Biancaneve per liberare il regno dall'usurpatore, dall'oscuro potere della regina maligna che ha conquistato il trono con l'inganno. Persistono quindi e non poteva essere altrimenti i temi portanti di una fiaba che si basa sulla ricerca della libertà e la condanna degli inganni, nella quale la vera magia dovrebbe essere rappresentata dalla purezza che viene riconosciuta come merito dei vincitori.

Il regista Rupert Sanders e la sua arte visionaria. Al suo debutto cinematografico con Biancaneve e il cacciatore, Rupert Sanders realizza una pellicola di grande impatto visivo dove la potenza delle immagini assume anche una veste simbolica. La regina in completo nero nel mezzo di una distesa di neve scompone il suo corpo in uno stormo di corvi e fugge per poi ricomporsi nel suo castello trovandovi rifugio. La trama presenta le peculiarità della fiaba ma se ne discosta sia per gli aspetti visionari che fantastici. L'interpretazione di Kristen Stewart sembra ancora molto legata al personaggio di Bella in Twilight. Il ruolo più interessante risulta quello della regina malvagia, al quale la Theron conferisce ferocia determinazione e glaciale fragilità.

Biancaneve e il cacciatore rappresenta un adattamento tetro con immagini visionarie e potenti della celebre fiaba dei fratelli Grimm, nel quale rimane viva la lotta tra vanità e purezza condita da effetti speciali che esulano dalla fiaba.

© Riproduzione riservata




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