Zucchero, il nuovo ribelle album 'Black Cat'

Daily / News - 29 April 2016 13:00

Zucchero Fornaciari sta lanciando il suo nuovo ed emozionante album 'Black Cat', in cui la lingua italiana si mescola a quella inglese, immagini poetiche si uniscono a proteste, nell'affermazione dell

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Zucchero Fornaciari sta per lanciare il suo nuovo disco, in uscita proprio oggi, venerdì 29 aprile. ‘Black Cat’ è il suo titolo ed è l’ultimo album di inediti dell'artista, a disposizione nei negozi di dischi, oltre che in digital download. Questo ultimo progetto discografico, a detta del suo stesso autore, ‘Non è il gatto nero che attraversa la strada... È un suono… questo è il disco più nero che abbia mai fatto’.

Partigiano Reggiano. L’album ‘Black Cat’ si apre con la canzone ‘Partigiano Reggiano’, fatta di immagini particolari e dell’inconfondibile mix di espressioni inglesi e italiane che caratterizzano altri pezzi dell’artista Zucchero, come si può notare in apertura di canzone: ‘Black cat my bone / Un po' di slempito / Black cat / Le insidie pullulano / Bang bang / E' cosi / E’ cosi / Ma il mondo è libero / Un sogno libero / Un canto libero / Come un partigiano reggiano / Il canto libero / L'amore libero / Un cuore unico / Come un partigiano reggiano’.

Tracklist 'Black Cat'. Nell’ Album ‘Black Cat’, Zucchero ha collaborato con importanti artisti, quali Bono degli U2, e altri illustri musicisti che conferiscono un sapore diverso e particolre ad ogni singolo pezzo contenuto nell’album. Per elencare tutti i tredici inediti contenuti nella raccolta: Partigiano Reggiano, 13 Buone Ragioni, Ti Voglio Sposare, Ci Si Arrende, Ten More Days, L'Anno Dell'Amore, Hey Lord, Fatti Di Sogni, La Tortura Della Luna, Love Again, Terra Incognita, Voci (Namanama Version), S.O.S. Streets Of Surrender.

Voci (Namanama Version). Il testo di questa canzone, molto poetico ed emozionante, afferma lo spirito sempre più ribelle e libero dell’artista Zucchero Fornaciari, parlando di ‘Voci di radici, di nebbia e di pioppi / Che parlano agli argini e che parlano ai matti / Voci nella testa, voci contro il tempo / Che riempiono la vita restando nel silenzio / Voci che non sento più / Voci che sai solo tu / Manca la tua voce, sai / Mama don’t cry, mama don’t cry. ‘

L’album si chiude con un testo molto bello, ‘S.O.S. Streets of Surrender’, scritto a quattro mani con Bono degli U2 e connesso ai tristi avvenimenti di Parigi al Bataclan. Una protesta, una riflessione, un canto.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon