Una famiglia, incontro con il cast del film

Cinema / News - 28 September 2017 06:00

Il film "Una famiglia" esce oggi nelle sale cinematografiche. Mauxa ha incontrato il cast.

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Il film “Una famiglia”, diretto da Sebastiano Riso e presentato in concorso alla 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, esce oggi nelle sale cinematografiche italiane.

Leggi la recensione del film

Abbiamo incontrato il registra e gli interpreti principali Micaela Ramazzotti e Patrick Bruel.

Sebastiano Riso: “Il tema del film è il rapporto di coppia tra un uomo e una donna, di quanto questo rapporto vacilli e cambi quando viene a mancare la fiducia. A un certo punto il loro progetto comune cambia, Micaela nel ruolo di Maria incomincia a disobbedire a quella che fino ad adesso è stata un’attività, un piano terribile e comune. Noi ci siamo documentati, abbiamo letto diverse intercettazioni telefoniche che ci sono state fornite dal procuratore Raffaella Capasso e se ci fossimo attenuti soltanto a quelle intercettazioni avremmo avuto delle figure molto fredde, perchè quello che veniva fuori era soprattutto un’ossessione per i soldi. Il lavoro è iniziato con la scrittura dei due personaggi e poi è stato arricchito da quelle dinamiche che abbiamo riscontrato nei diversi casi che abbiamo letto.”

D: Qual era l’idea iniziale del film?

Sebastiano Riso: Il film proviene da tutta una serie di suggestioni e necessità. Il lavoro che ho fatto con gli sceneggiatori con i quali condivido non solo la grande passione per il cinema ma anche la quotidianità, è stato il domandarci quanto in Italia sia difficile e complesso adottare. L’intenzione iniziale era raccontare la complessità del rapporto di coppia.

D: In che modo avete studiato i vari casi?

Sebastiano Riso: : Li abbiamo studiati grazie a quello che è stato innanzitutto il sostegno del produttore nella figura di Fabrizio Donvito che ci ha permesso di leggere delle intercettazioni telefoniche. I personaggi raccontati erano molto freddi, erano ossessionati dal denaro e mancava quella complessità che noi abbiamo cercato di dare al personaggio di Maria e di Vincenzo.

Micaela Ramazzotti: “Maria è schiava di un progetto che non ha deciso ma che ha accettato, quindi è talmente innocente, mite, buona e succube da diventare la complice di un criminale, è una donna che diventerà libera quando manderà all’aria questo rapporto.

Patrick Bruel: “La cosa molto bella di molti film, di questo in particolare, è che non spiega perché Vincenzo è così, non vuole fare la sua famiglia. Questa è la forza del film, per un attore che deve interpretare un ruolo così complesso, così duro, si deve raccontare un possibile motivo per cui quest’uomo è così e quindi io ho pensato e immaginato che avesse lui vissuto qualcosa per cui pensa che il bambino possa essere all’origine della distruzione della coppia.

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