Supernatural, lo spirito passa nei corpi nel conturbante film che avviò il genere mistery

Cinema / Classico / News - 10 May 2016 11:30

"Supernatural" è il film classico che diede avvio al genere mistery, divenuto uno dei più inflazionati grazie alla tematica degli zombie.

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Supernatural è il film classico che uscì nei cinema statunitensi il 12 maggio 1933, distribuito dalla Paramount. La regia è di Victor Halperin, con un cast composto da Carole Lombard, Alan Dinehart e Vivienne Osborne.

Non troppo conosciuto, è in realtà uno dei primi film che affronta il tema del passaggio dello spirito nei corpi, tematiche che oggi sono risposte in serie televisive dall’udenti come: “Supernatural” rinnovata per la dodicesima stagione, “Falling Skies”.

La trama è quella di Ruth Rogen, donna che va alla sedia elettrica per aver strangolato i suoi tre amanti, prima che possa vendicarsi con il quarto, ovvero il ciarlatano spiritista Paul Bavian che l’ha consegnata alla polizia. Ma prima che lei venga giustiziata il Dr. Carl Houston, un eminente psicologo che crede nella transustanziazione ottiene il permesso di effettuare un esperimento sul suo corpo, dopo che lei morirà. Houston ritiene che quando una persona muore, uno spirito maligno può passare ad un altro essere vivente. Mentre Houston esegue gli esperimenti su Ruth, vediamo Roma Courtney ricevere l’agente eredità del defunto fratello John Courtney: Bavian, nella speranza di ottenere i soldi si avvicina a Roma, sostenendo di essere in contatto con il fratello morto ansioso di darle un messaggio sul suo decesso.

Intanto uno spasimante di Roma, Grant Wilson cerca di convincere la donna che Bavian sia un ciarlatano, la accompagna ad una seduta spiritica in cui appare il volto del defunto fratello John: in realtà è una maschera costruita da Bavian, muovendo accuse al direttore della tenuta Courtney di essere stato assassinato. Lo spirito della defunta Ruth cerca di entrare nel corpo della Roma, con l’obiettivo di ucciderlo. Il finale si svolge in uno yacht, dove Roma si prepara per omicidio mentre Grant e Houston comprendono della transustanziazione avvenuta. I due evitano che Roma strangoli Bavian, che sta cercando di ucciderla: ma l’uomo terrorizzato muore impiccato mentre cerca di fuggire dalla barca, lo spirito di Ruth svanisce. Roma si sveglia senza memoria degli eventi della serata, Grant le confessa il suo amore: lo spirito di John entra, un colpo di vento apre una rivista che riporta la frase "andate alle Bermuda per la vostra luna di miele”.

Il film muove da un sistema in cui l’horror acuiva l’interesse degli spettatori per il genere: si mescolava horror e pulsioni erotiche, come nel film “Freaks” di Tod Browning del 1932. La medesima critica apprezzò il modo di rappresentare il passaggio di uno spirito in un’altra persona, costringendola a comportarsi come un selvaggio, con una teoria secondo cui gli spiriti dei malfattori morti continuino a commettere crimini attraverso altri mezzi. Non secondario era il montaggio, che ricrea in maniera credibile i vari passaggi immaginari: la scuola hollywoodiana era quella di Slavko Vorkapić, considerato uno dei già grandi montatori del periodo riuscendo a creare sequenze in cui il tempo e lo spazio erano compressi usando una varietà di tecniche di editing e telecamere in movimento.

Lo stesso regista Victor Halperin diresse “L'isola degli zombies" (“White Zombie”) nel 1932, considerato il primo film che affonda nell’argomento.

© Riproduzione riservata


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