Rise Of The Tomb Raider recensione videogame per Xbox One: il ritorno di Lara Croft

Comics / Adventure / News - 24 November 2015 12:55

Rise Of The Tomb Raider è l'esclusiva Microsoft per questo Natale, l'avventura dell'archeologa Lara Croft in uscita solamente su Xbox One

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Rise Of The Tomb Raider games, nell’era della prima Playstation, il marchio di Tomb Raider e dell’avventuriera Lara Croft si affermarono prepotentemente grazie alle novità di gameplay, basato su esplorazione e combattimenti, e per una cura grafica, all’epoca, all’avanguardia. Il successo del brand, testimoniato da seguiti e pellicole cinematografiche, con Angelina Jolie chiamata a vestire i panni dell’avvenente archeologa, si è però arrestato con il tempo, sino ad arrivare a un evidente calo in termini di interesse nel pubblico e nei giudizi della critica. Solamente negli ultimi anni, grazie al reboot della saga, il marchio è tornato ad essere seguito e apprezzato, e l’arrivo di Rise Of The Tomb Raider, finanziato da Microsoft stessa, ha permesso l’arrivo di un seguito diretto di Tomb Raider, uscito nel 2013.

Trama, Rise Of The Tomb Raider riparte da dove era finito l’ultimo episodio della serie, con la giovane archeologa provata e maturata dalle avventure in terra nipponica, alla ricerca della mitica Yamatai. La crescita psicologica e interiore avvenuta nel primo capitolo, conduce adesso Lara Croft nelle terre siberiane, sulla scia degli indizi lasciati dal padre, alla ricerca del segreto dell’immortalità. La storia ci porta così dalla fredda Siberia sino alla Siria, alla ricerca della Tomba del Profeta. L’avventura di Lara si scontra con lo stesso intento dell’organizzazione Trinity, già comparsa nel precedente titolo, e che sarà ancora ostile e nemica della giovane esploratrice.

Gameplay, Rise Of The Tomb Raider ricalca le orme del precedente capitolo, alternando fasi di esplorazione ad altre di combattimento con i nemici del gioco. Le fasi platform e di raccolta di risorse puntano maggiormente verso una componente di sopravvivenza, che vedono Lara agire in un ambiente sempre ostile e dalle difficili condizioni climatiche. La ricerca di materiali ci porta anche alla scoperta di tombe segrete e opzionali, nascoste lungo la mappa di gioco, novità introdotta nel reboot della saga, e che qui vedono un aumento in termini numerici e di complessità.
Il sistema di combattimento si mantiene in linea con le armi e le modifiche del precedente episodio, attraverso svariati potenziamenti, con l’arco sempre al centro delle azioni della protagonista.

Grafica, Rise Of The Tomb Raider è, ad oggi, uno dei giochi dal migliore impatto grafico e tecnologico sulle console di nuova generazione, nello specifico di Xbox One, dove Microsoft detiene l’esclusività per un intero anno. Ambientazioni e sistema di illuminazione, riflessi sulle superfici e nello specifico nei paesaggi innevati, restituiscono un’indubbia bellezza estetica e artistica al gioco. Dove il titolo riesce, comunque, ad impressionare maggiormente è nella resa del volto e dei capelli di Lara, con movenze e animazioni assolutamente fotorealistiche. La definizione e fluidità generale completano il quadro di una produzione che, a livello tecnico, si pone come una delle migliori per questo Natale.

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