Quello che non uccide, la Sony prepara il sequel di Uomini che odiano le donne

Cinema / Thriller / News - 06 May 2017 08:00

Il film si baserà sull'omonimo romanzo scritto da David Lagercrantz, giornalista e scrittore al quale è stato affidato l'arduo compito di proseguire la seguitissima saga letteraria creat

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La Sony Pictures ha confermato che “Quello che non uccide”, sequel di “Millennium – Uomini che odiano le donne” (diretto da David Fincher e uscito nell’ormai lontano 2011), arriverà nelle sale il 5 ottobre 2018; è previsto che le riprese comincino questo settembre, anche se ancora non è stato annunciato nessun membro del cast.

A dirigere ci sarà Fede Álvarez, regista di “Man In The Dark” (“il titolo originale era “Don’t Breathe”), film horror che nel 2016 si è guadagnato un buon 86% su Rotten Tomatoes, il famoso aggregatore di recensioni. Come già detto, “Quello che non uccide” avrà un cast completamente nuovo, ma finora non sono stati annunciati neanche gli interpreti dei due ruoli principali, ovvero Lisbeth Salander (interpretata da Rooney Mara nella versione di Fincher, e da Noomi Rapace negli adattamenti svedesi) e Mikael Blomkvist. La sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Alvarez insieme a Steven Knight (“La promessa dell’assassino”, “Peaky Blinders”) e Jay Basu. “Millennium – Uomini che odiano le donne” aveva riscosso un buon successo, guadagnando 232,6 milioni di dollari in tutto il mondo e ottenendo ben 5 nomination all’Oscar (alla fine si è portato a casa solo quello per il montaggio), ma gli impegni di Fincher e dei protagonisti (Daniel Craig e la già citata Rooney Mara) hanno reso evidentemente impossibile la rapida realizzazione di un sequel.

Quella di “Millennium” è una pluripremiata (tanto in Svezia quanto all’estero) trilogia di best-seller ideata dal giornalista Stieg Larrson, morto nel 2004 prima ancora che i suoi romanzi fossero pubblicati. Stando alle cifre aggiornate al marzo 2015, i tre libri - “Uomini che odiano le donne”, “La ragazza che giocava con il fuoco”, e “La regina dei castelli di carta” - hanno venduto oltre 80 milioni di copie in tutto il mondo. Sempre nel 2015, David Lagercrantz ha pubblicato “Quello che non uccide” (“The Girl in the Spider’s Web” sul mercato anglosassone) con il benestare del padre e del fratello di Larrson, i quali detengono tutti i diritti legati alla saga.

Sono in molti a ritenere che lo straordinario successo della trilogia di “Millennium” sia da ricondursi primariamente a Lisbeth Salander, l’affascinante hacker che con il suo disinteresse per la morale e le convenzioni sociali, il suo aspetto androgino, la sua genialità imprevedibile, i suoi tatuaggi, il suo abbigliamento punk e il suo passato tragico, è entrata ormai a far parte a tutti gli effetti dell’immaginario popolare. Un personaggio sfaccettato e complesso, un’eroina sui generis che cattura il lettore con la sua capacità di rialzarsi sempre dopo i colpi inferti dalla vita e dal fato.

Il rischio, nel creare una personalità tanto ricca e forte, è di non riuscire poi ad affiancargli una degna controparte. Fortunatamente Mikael Blomkvist, l’altro protagonista della saga, si rivela all’altezza di un confronto tanto difficile, e assolve perfettamente il compito di interpretare un eroe più canonico.

Alla forza dei personaggi, si aggiunge la grande abilità di Stieg Larrson di tessere trame mozzafiato in cui si intrecciano famiglie disfunzionali, strani rapporti interpersonali, violenza, stupro e morte. È un mondo fatto di hacker, serial killer e sfruttatori, dove gli eventi si susseguono un colpo di scena dietro l’altro, e in cui i casi di cronaca servono a mettere in evidenza verità più oscure e profonde. I temi principali di “Millennium” sono la violenza perpetrata dai uomini nei confronti delle donne, la misoginia, l’uso del sesso come strumento di abuso e maltrattamento; il tutto narrato con uno stile che mescola sapientemente ricerca, rigore giornalistico, suspense e introspezione psicologica.

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