No Man's Sky, grafica videogame per PS4: esplorazione e viaggi interstellari

Games / News - 01 September 2016 14:00

No Man's Sky riproduce proceduralmente un intero universo, fatto di milioni di galassie e pianeti differenti, per un'esplorazione senza precedenti

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

No Man’s Sky è il videogioco a tema spaziale più discusso nelle ultime settimane, con commenti polarizzati tra chi ha apprezzato il titolo per la sua componente esplorativa e sci-fi e chi, invece, non ha trovato soddisfatte le proprie attese riposte nel visionario prodotto di Hello Games. Dopo una lunga prova, utile per analizzare un progetto vasto e sfaccettato come No Man’s Sky, il risultato è quello di trovarsi di fronte ad un’opera tanto grande quanto complessa, un vorticoso intrecciarsi di universi e mondi procedurali, capace di generare esperienze davvero uniche e diversificate. L’inizio dell’avventura ci introduce, immediatamente, nelle condizioni di pericolo e mistero che contraddistinguono l’esplorazione nel gioco, con pianeti unici e mai esplorati, da cui partirà la storia, ai margini della galassia.

L’impatto con la grafica di No Man’s Sky getta il giocatore in un mondo mai visitato prima, a cui poter dare un nome e aggiungerlo, come nostra scoperta, alla mappa galattica. La sensazione di essere il primo a vedere, e vivere, una terra misteriosa coinvolge l’utente in maniera inaspettata, un unicum nel media videoludico, capace di far provare direttamente il fascino e, al tempo stesso, lo smarrimento di esser atterrati su un pianeta sconosciuto. Catalogare e dare una definizione di ciò che vediamo si compenetra con il senso fondamentale alla base del titolo, quell’esplorazione spaziale che rappresenta scoperta di nuove realtà, un futuristico lavoro da botanico alla Linneo. La direzione artistica del gioco regala paesaggi e panorami ispirati e carichi di attrattiva, una visione onirica che unisce l’irrefrenabile voglia di spingersi oltre e la capacità di saper gestire risorse e tempo, un viaggio che nasce prima nella nostra mente e che si adatta poi alle condizioni esterne.



Il viaggio in No Man’s Sky, inteso come mezzo di unione tra mondi e galassie, si arricchisce di incontri con altre razze aliene, con cui interagire per vendere o acquisire oggetti, scambi commerciali che possono essere la via per avvicinarsi al centro della galassia, fine ultimo della nostra avventura. I ruoli intergalattici da poter seguire, come commerciale, esploratore o combattente, influenzano lo sviluppo e l’alleanza con le altre fazioni, con interazioni che possono esser di scambio e arricchimento reciproco, o di battaglie a bordo della propria nave. Quest’ultima può essere modificata nella componente estetica e potenziata per intraprendere lunghi spostamenti stellari, uscendo dall’orbita di un pianeta e vivendo la bellezza e la lontananza silenziosa di stelle e mondi sconosciuti.

I pianeti presenti in No Man’s Sky sono generati in maniera procedurale, vale a dire casuale, con un’unione pressoché unica di specie animali e vegetali, risorse minerarie, costruzioni aliene abbandonate, manufatti e morfologia. Gli innumerevoli sistemi solari inesplorati, attraverso cui viaggiare a bordo della nostra nave in spettacolari spostamenti iperluce, arrivano ad uno spaventoso conto di circa 18 trilioni di varianti, per un’esplorazione davvero unica dal punto di vista visivo. La resa dei mondi lascia sempre sorpresi per creature e colori che andremo a scoprire, con una fotografia dominata da forti contrasti e saturazione, per paradisi rosei e purpurei, cieli ricchi di lune o di pericolose piogge acide. L’esplorazione porta con sé gioie visive e pericoli imminenti, passando da meravigliose architetture aliene e naturali a pianeti tossici e radioattivi, una vera e propria lotta per la sopravvivenza.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon