Intervista Silvia Emme, l’artista che con sabbia e luce è ammirata da Mika

Daily / News - 13 November 2013 12:46

Silvia Emme risponde alle domande Mauxa.com per la rubrica “Di che cultura sei?”

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Mauxa intervista Silvia Emme, Sand Artist che con della sabbia, un vetro ed una luce riesce a creare dipinti. L’ultima creazione di Silvia Emme è l’omaggio all’esibizione della canzone “Stardust” di Mika e Chiara Galiazzo ad “X-Factor”. Lo stesso Mika ha postato la sua creazione sul proprio Facebook.

D. Come è nata l\'idea di disegnare con la sabbia?
R. La prima sabbia sulla quale ho messo mano, è quella colorata di alcune compagne di Accademia iscritte al corso di Decorazione Pittorica: la loro aveva un costo ed io ero quella che dalle parti di casa poteva procurarsene molto facilmente in quanto, essendo nata a Porto Recanati,  la sabbia per me è stata sempre un materiale di tutti i giorni, oggi lo è ancora di più.

D. Qual è la tua formazione?
R. Disegno da quando sono molto piccola: a casa mia, quelli con il mio stesso nome, lo fanno da sempre e credo che, vedendo i nuovi arrivati, continueranno anche a farlo. Quando frequentavo l\'istituto d\'Arte seguendo il corso di Immagine Elettronica, non credevo che avrei poi seguitato con l\'Accademia, tanto meno con il corso di Pittura Applicata, quindi Restauro, ed invece…

D. Pensi che la tecnologia ed internet possano offrire nuove possibilità per l\'arte?
R. Considerando dove il mio percorso mi ha portato fino ad oggi, assolutamente credo che la tecnologia ed internet siano mezzi fondamentali di comunicazione: l\'arte è comunicazione e la possibilità di arrivare ad un numero tanto alto di fruitori attraverso un semplice clic è strepitosa.

D. Qual è il tuo film e libro preferiti e perché?
R. In realtà non ho un film preferito, nonostante mi piaccia molto andare al cinema; mi è piaciuto molto il libro \"Il Nome della Rosa\" di Umberto Eco, divorato molti anni fa\' seduta sul divano, degnamente tradotto nella versione cinematografica, ma ad esso non paragonabile!

D. Qual è il quadro che preferisci e perché?
R. L\'avevo visto e rivisto un sacco di volte sia in rete che su molti dei libri riguardanti l\'arte moderna che acquistavo, ma quando mi ci sono trovata di fronte inaspettatamente, mi ha letteralmente travolta: il “Guernica” di Pablo Picasso ti strappa il cuore, lo accartoccia e poi lo butta via, raccontandoti con soli due non colori uno degli eventi più tragici della storia spagnola.
Quando lo guardi, lo ascolti e leggi quella pagina di giornale, capisci che Picasso è riuscito a trasmetterti il suo messaggio, senza dubbi, senza incertezze: \"Guarda cos\'è successo a Guernica! Adesso lo sai!\".

D. Qual è il tuo prossimo progetto?
R. In questo momento mi sto\' preparando sul tema Africa, in quanto parteciperò all\'8° Edizione Italiana di  The Children For Peace, che si terrà il 30 Novembre presso Spazio Novecento a Roma, con lo scopo di portare sostegno e speranza ai bambini orfani e malati di Hiv, attraverso l\'istruzione e l\'informazione su argomenti come l\'AIDS, la droga, lo sfruttamento minorile e dare loro una prospettiva reale di nuove opportunità di vita, per migliorare se stessi e le loro famiglie. È meraviglioso avere l\'opportunità di fare qualcosa, se pur nel mio piccolo, riguardo temi così importanti.

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