Film drama Words of War, giornalismo pericoloso con Maxine Peake e Jason Isaacs

Cinema / News - 08 May 2025 12:00

Scopri Words of War, il film thriller con Maxine Peake, Jason Isaacs. Trama, cast, uscita, recensioni

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Film Renfield - video

Words of War, la trama del film

Words of War è il film drama e thriller nelle sale statunitensi. Anna Politkovskaja (Maxine Peake) è una giornalista e attivista per i diritti umani. Documenta il conflitto in Cecenia nonostante i notevoli pericoli per sé stessa, e tenta di denunciare la corruzione in Russia sotto il governo di Vladimir Putin. Nonostante avvelenamenti, intimidazioni e violenze, continua nel suo obiettivo. Retsa però vittima di un omicidio su commissione nell'ascensore di casa sua il 7 ottobre 2006.


Guerra Ucraina - Russia - video

Words of War, il cast del film

Maxine Peake ha recitato negli episodi di Non dire niente e Inside No. 9. Nel cast c’è Jason Isaacs, interprete di Morto Stalin, se ne fa un altro, Mass e della serie tv The White Lotus. Sono presenti anche Ciarán Hinds, visto di recente in Belfast e nella serie Il Signore degli Anelli - Gli Anelli del Potere nel ruolo di Dark Wizard; Ben Miles, che in Star Wars Andor è Tay Kolma. la regia è di James Strong, che ha diretto di recente Vigil - Indagine a bordo e Fire Country. Il film è ispirato alla vita della giornalista russa Anna Politkovskaja.


Words of War, le recension della critica  

Il film è uscito negli Stati Uniti il 2 maggio, ricevendo buone recensioni. Per Washington Post “non c'è CGI abbagliante in "Words of War" — niente action figure robuste e in spandex che volano in aria (...) c'è solo una donna: Anna Politkovskaja, una giornalista russa che si è scontrata con il cattivo della nostra epoca e ne ha pagato il prezzo più alto”. Per Collider “non è forse un film che reinventa la ruota in termini stilistici o creativi, ma ha un messaggio che trascende i confini dell'arte”. Per RogerEbert “è la storia di un attacco russo a un ex stato sovietico, simile all'attacco all'Ucraina. E a quasi 20 anni dagli eventi narrati, le questioni di ciò che Jennifer Kavanagh e Michael D. Rich chiamano ‘decadimento della verità’ sono più irrisolte che mai (...) la Politkovskaja non era sola: più di 1700 giornalisti sono stati assassinati negli ultimi 25 anni per aver raccontato storie che i soggetti erano disposti a uccidere per tenerle segrete”.

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