David Bowie, l'impronta innovatrice dell'artista britannico scomparso all'età di 69 anni

Cinema / News - 11 January 2016 18:00

David Bowie è scomparso all'età di 69 anni. La sua straordinaria carriera artistica ha segnato indelebilmente il mondo della musica e del cinema.

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

David Bowie è scomparso all’età di 69 anni. Il celebre artista britannico lottava da tempo contro una grave malattia. 

Il mondo della musica perde un protagonista dal fascino intramontabile la cui attitudine all’innovazione artistica ha sedotto un pubblico assai vasto e creato un linguaggio musicale capace di coinvolgere diverse generazioni.

Per la nota rivista statunitense Rolling Stone, l'artista britannico “è arrivato non solo a rappresentare le sue innovazioni, ma a simboleggiare il rock moderno come linguaggio nel quale parola, arte, moda, stile, esplorazione sessuale e critica sociale diventano una cosa sola.”

Artefice della sua criptica realtà, David Bowie ha saputo esplorare i parametri musicali dando vita a nuovi generi. Il suo rivoluzionario approccio compositivo si manifesta già nel primo album “The Man Who Sold The World” (1971), a cui seguono “Hunky Dory” e “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”.

La sua esibizione a “Top Of The Pops” nel luglio 1972 segna il suo prorompente ingresso nella scena internazionale. “Questa è la performance con cui Bowie è diventato una star” - commenta Dylan Jones, direttore di GQ - “e il suo personaggio di Ziggy Stardust è entrato nella coscienza nazionale”.

La straordinaria carriera di David Bowie, decretato l’artista più influente di tutti i tempi dal New Musical Express, è costellata di innumerevoli e travolgenti successi ripercorribili attraverso l’antologia di hit “Nothing Has Changed” pubblicata nel 2014, in occasione dei suoi 50 anni di carriera.

La poliedricità dell'artista ha segnato indelebilmente anche il panorama cinematografico della metà degli anni ’70. Alla sua interpretazione nel film “L’uomo che cadde sulla Terra” (1976) diretto da Nicolas Roeg segue “The White Light Tour”, con cui l’artista crea il personaggio del Duca Bianco, citato nel testo della canzone "Station to Station" e divenuto il suo soprannome per gli anni successivi. 

Tra le sue interpretazioni più famose vi è quella in "Gigolò" (1978), diretto da David Hemmings e definito da David Bowie “tutti i miei 32 film di Elvis Presley in uno”. Nel 1982 è protagonista di “Miriam si sveglia a mezzanotte”, opera d'esordio del regista Tony Scott. L'anno successivo interpreta il personaggio di Jack Celliers in "Furyo", film diretto da Nagisa Oshima e ambientato nella seconda guerra mondiale.

Nel 2015 è stata annunciata la sua collaborazione con il noto drammaturgo Enda Walsh per la realizzazione del musical "Lazarus", ispirato al romanzo "L’uomo che cadde sulla Terra" di Walter Tevis e incentrato sul personaggio di Thomas Newton. 

L'8 gennaio 2016 è stato pubblicato il nuovo album “Blackstar”, progetto discografico che ha prontamente guadagnato il plauso della critica, trovatasi nuovamente in difficoltà nel trovare appropriati aggettivi per definire un'opera artistica nata da un raro impulso innovatore, a cui sarà sempre legato il ricordo di David Bowie.

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon