Cristiano De André, malinconico con Invisibili sul palco di Sanremo

Daily / News - 14 February 2014 10:25

Cristiano De André sarà al Festival di Sanremo con due brani, uno dei quali, "invisibili", narra di una Genova all'inizio degli anni ottanta falcidiata dalla droga. De Andr&eac

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Cristiano De André, figlio d'arte del grande Faber scomparso nel 1999, si presenta a Sanremo con due brani. Uno di questi, "Invisibili", ha un testo tanto crudo quanto sincero, un duro j'accuse generazionale "per"  e "contro" la sua Genova falcidiata dalla droga.

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Nella Genova di quando aveva vent’anni la droga, e in particolare l’eroina, era in ogni piazza. Era un’Italia che De André definisce "clerico-fascista" e incapace di cambiare dalla quale i giovani volevano solo scappare, anche fuggendo nella droga.

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Droga. Cristiano De André ha dedicato "Invisibili" ad un suo amico che non ce l’ha fatta, invisibile anch'egli e vittima dell'incomunicabilità con la generazione precedente, quella dei genitori sessantottini.

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Conservatorio. A chi gli chiede se avesse provato lui stesso l'eroina, risponde: "diciamo che non mi sono fatto mancare nulla." Ma nel suo caso, un paio di genitori mentalmente aperti al di là del muro generazionale e la passione per la musica studiata anche al Conservatorio l'hanno salvato.

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Fabrizio De André. Nella serata del venerdì De André riproporrà "Verranno a chieederti del nostro amore", brano del padre Fabrizio  cui è particolarmente legato. "Avevo dieci anni e venni svegliato da mio padre che alle cinque del mattino in salotto cantava questa canzone dedicata a mia madre."

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