American Crime Story, la nuova serie tv targata FX che porta sullo schermo il caso di O.J. Simpson

Tv / Thriller / News - 02 February 2016 16:00

Dopo venti anni dall'accaduto, uno dei casi di omicidio più discussi d'America torna a far parlare di sé protagonista della nuova serie tv FX American Crime Story, spin off della gi&agra

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American Crime Story, la nuova serie tv spin off della già nota American Horror Story, debutta questa sera sull’emittente statunitense FX. Prodotta da Scott Alexander e Larry Karaszewski (The Larry Flynt , Man on the Moon) insieme a Ryan Murphy e Brad Falchuk (Nip/Tuck, Glee e lo stesso American Horror Story) la fiction è incentrata sui casi giuridici più famosi d’America. A differenza della serie da cui si è staccata infatti, American Crime Story non ha tinte horror, inquadrandosi più come un thriller, un giallo incalzante sulle vicende divenute in America veri e propri casi mediatici. Il primo episodio, che andrà in onda questa sera, in prima visione, su Fx, introdurrà la vicenda di O. J. Simpson così come raccontata da Jeffrey Ross Toobin nel libro “The Run of His Life: The People v. O.J. Simpson”.

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La particolarità di American Crime Story sta dunque proprio nella sua trama. Ogni stagione, composta da dieci episodi, sarà incentrata su uno specifico caso giuridico analizzato passo dopo passo a partire dall'inizio e seguendone l'intero svolgimento. La prima stagione tratterà il caso di O. J. Simpson, noto ex giocatore di football americano accusato di uxoricidio nel 1985. L’uomo fu processato come unico indiziato non solo per la morte della moglie Nicole Brown Simpson, ma anche per quella del suo amico Ronald Goldman. La strategia dell'accusa puntò prevalentemente a dimostrare il carattere violento di Simpson, già accusato in precedenza di maltrattamenti, mentre la difesa, condotta da Cochran e dalla sua prestigiosa squadra di avvocati, sulle discriminazioni razziali. In mancanza di prove schiaccianti, Simpson fu assolto dalla giuria ed il verdetto fece molto discutere in America.

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A distanza di vent’anni la serie riprende quindi in mano una storia ancora viva nei ricordi di molti: “Abbiamo pensato che avremmo potuto fare un po' di giustizia con questa mini serie” -ha spiegato Kraszewski in un’intervista rilasciata a Los Angeles Cofidential- “senza renderci conto inoltre di quanto la cosa potesse essere attuale in termini di conflitto tra afro-americani e dipartimenti di polizia”. I fatti di cronaca, le dinamiche dell’accaduto sono state infatti mostrate più e più volte, mentre il clima che ha fatto da sfondo all’omicidio un po' meno: “Abbiamo voluto mostrare ciò che stava accadendo a Los Angeles e in America in quel momento” -ha evidenziato lo showrunner- “Come l’avvocato Johnnie Cochran abbia usato il caso di O.J. Simpson per spostare i riflettori su tutte quelle cose che sono successe tra gli afro-americani e la polizia di Los Angeles ”.

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Come ciliegina sulla torta, non poteva mancare a questa serie anche un cast d’eccezione. Il premio oscar Cuba Gooding Jr. interpreterà infatti O. J. Simpson, l’ex atleta protagonista, mentre John Travolta, al suo fianco, vestirà i panni dell’avvocato difensore Robert Shapira. Sarah Paulson sarà il noto pubblico ministero Marcia Clark, mentre Kelly Dowdle (FBI: Operazione tata) sarà la vittima, Nicole Brown Simpson. Nel cast anche Courtney B. Vance nei panni di Jonny Cochran e David Schwimmer (Friends) in quelli dell’amico Robert Kardashian. Tutti gli attori sono stati scelti non solamente per la loro bravura nell’interpretare ruoli tanto complessi (molti di loro hanno anche incontrato i reali protagonisti della storia per calarsi nei loro panni), ma anche per la notevole somiglianza.

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Per quanto riguarda la seconda stagione, nonostante sia ancora in fase di sviluppo, è possibile già anticipare che molto probabilmente verterà sulla vicenda dell’uragano Katrina. La produzione inizierà in autunno. “Voglio che questo spettacolo funga da coscienza sociale” -ha rivelato Murphy ai microfoni di The Hollywood Reporter- “un esame che renda consapevoli dei diversi tipi di reato in tutto il mondo. L’uragano Katrina a parere mio fu uno di questi. Fu un crimine contro un sacco di persone che non hanno avuto una voce forte per poterlo denunciare”.

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