Abzu, recensione videogame per PS4: un indimenticabile viaggio sottomarino

Games / News - 04 August 2016 14:00

Abzu è un'esperienza visiva nei fondali marini, tra creature colorate e ambientazioni cariche di fascino. Un viaggio, intimo e spirituale, che si carica di connotati poetici e onirici, una lent

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Abzu è il videogioco di Giant Squid, che segue le orme del capolavoro visivo e artistico Journey, un’esperienza videoludica unica nel suo genere, capace di emozionare e trascinare dall’inizio alla fine, nel lungo pellegrinaggio su una landa deserta, ostile e abbandonata. L’uscita di Abzu su PS4, con la distribuzione curata dalla stessa Sony, ha permesso l’arrivo di un progetto ugualmente interessante ed evocativo come il predecessore, ma con un radicale cambio in termini di ambientazione. Si passa così dall’arida e polverosa distesa ai fondali marini, con al centro dell’esperienza la costante presenza dell’acqua.

La trama di Abzu rispecchia l’astrattismo e il mistero trasmesso dalla componente visiva del titolo, che procede nel suo svolgimento attraverso una narrazione composta da geroglifici. La protagonista del gioco è una subacquea dai contorni stilizzati, impegnata a cercare e trovare indizi relativi ad una civiltà connessa con il mondo acquatico. La massiccia presenza di fauna, con quasi cento specie replicate, e una lussureggiante vegetazione che lascia spazio a scenari spogli, conduce il giocatore verso un’avventura dai forti connotati visivi, un breve ma intenso viaggio nelle profondità marine.

Il gameplay di Abzu segue la linea essenziale di Journey, con un’esperienza demandata al semplice movimento all’interno dello scenario acquatico, senza pressioni di tempo o di ossigeno, ma interamente dedicata all’esplorazione. Le azioni contestuali permettono di seguire gruppi di pesci, unendosi al loro danzante viaggio, o con gli elementi che si nascondono nei colorati scenari, da piccole reliquie a droni con cui interagire. Il piacere della scoperta e dell’avventura è ottenuto da un impianto maggiormente audio-visivo che ludico, con l’intento ultimo di ammaliare e affascinare il giocatore, in qualsiasi fondale si trovi.

La grafica di Abzu naviga in acque silenziose e dai connotati onirici, modellata con forme geometriche e semplici, fatte di contorni spigolosi e delicati giochi di luce. Le vicende narrate seguono disegni dalle diverse cromie, passando da canonici quadri blu acqua a fondali dominati da giallo, arancio e verde. Il viaggio nelle profondità marine si unisce a quello spirituale, nella scoperta delle centinaia di specie riprodotte, uniche per dimensioni, movimenti e integrati alla perfezione tra loro. L’astrattismo visivo si mescola ad un impianto sonoro capace di ricreare un’atmosfera sospesa negli abissi profondi e animistici della natura, una discesa indimenticabile nello specchio del cielo.

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