Baarìa. Un Kolossal Estremo

Cinema / News - 26 September 2009 06:59

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

Baarìa, il soffio caldo dello scirocco che solleva polvere e gente, come il bambino che si alza in volo quando lo mandano a comprare le sigarette e veleggia sopra Bagheria, il paese natale del regista, Giuseppe Tornatore.

Nel tempo che impiega per andare e tornare si dispiega la storia della famiglia Torrenuova che incrocia settant'anni di vicende cittadine e nazionali dagli anni Dieci agli anni Ottanta. Tre generazioni di bagheresi, Mannina (adulta è interpretata da Margareth Made) e Peppino (adulto interpretato da Francesco Scianna, noto in teatro) con i loro padri e i loro figli, che affrontano la guerra e vivono la liberazione, assistono a crolli e innalzano utopie, vivono passioni pubbliche e private. Negli anni del fascismo è il pecoraio Cicco Terranova apertamente contestatore, un pastore con la passione per la letteratura epica. Nell'immediato dopoguerra toccherà a Peppino tentare di cambiare le cose abbracciando l'utopia comunista e una carriera politica molto faticosa. In tempi moderni il figlio Pietro impersona il punto di non ritorno, abbandona la Sicilia definitivamente per affermarsi come fotografo altrove.

Dopo aver tentato il genere thriller con La sconosciuta (2006) Giuseppe Tornatore torna a raccontare la sua Sicilia e omaggia ancora il cinematografo e chi lo ha preceduto. Come nel film Nuovo cinema paradiso (1988) Tornatore evidenzia il fascino del cinematografo, ma nel film premio oscar i protagonisti sono la forte semplicità dei sentimenti e i sani rapporti umani.

Riprende una sequenza del film di Alberto Lattuada, Il mafioso (1962), dove Alberto Sordi entra per la prima volta a Villa Palagonia. Il cinema suggerisce la soluzione al protagonista Peppino, nella sala mezza vuota durante la proiezione di Girandola (1938) con Fred Astaire e Ginger Rogers, per riuscire a sposare Mannina, la ragazza che ama, lottando contro la sua famiglia che si oppone in quanto troppo umile e soprattutto comunista.

In Baarìa l'emozione si perde dietro ai tanti avvenimenti e ai tanti personaggi in questo affresco corale che vede venticinque settimane di lavorazione, una troupe di oltre duecento persone, ventimila comparse. Girato a venti chilometri da Tunisi le location sono completamente ricostruite, come il curioso stabilimento balneare baariota, in stile anni sessanta. La potenza visiva delle scene e la ricchezza delle scenografie sono evidenti, accompagnate dalla musica solenne di Ennio Morricone, sembra di vivere una corsa contro il tempo che non blocca lo sguardo dello spettatore che vive inerte per centocinquanta minuti l'amore incondizionato del regista verso questa terra, la Sicilia, fatta di bellezza e tragedia che si fondono in un tutt'uno. Il montaggio è a tratti discontinuo in questa  narrazione per immagini.

 

Il regista narra il folklore dell'isola aiutato dalla presenza di molti attori siciliani (Nicole Grimaudo, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Luigi Lo Cascio, Beppe Fiorello, Leo Gullotta) e le contrapposizioni ideologiche di un'epoca che credeva all'azione dei partiti e alla possibile costruzione di una vita migliore per tutti. La scena del corteo con tante bandiere rosse ambientato al centro di una strada, sembra ispirato al quadro di Renato Guttuso dipinto nel 1972, La morte di Togliatti.

Uno progetto ambizioso quello di Giuseppe Tornatore, che vuole realizzare ad ogni costo: ma lui lo sa bene "ci crediamo di abbracciare il mondo ma abbiamo le braccia troppo corte".

 

BAARÌA - Regia: Giuseppe Tornatore. Sceneggiatura: Giuseppe Tornatore. Fotografia: Enrico Lucidi. Musiche: Ennio Morricone. Interpreti: Francesco Scianna, Margareth Madè, Nicole Grimaudo, Ángela Molina, Lina Sastri, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Gaetano Aronica, Alfio Sorbello, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso, Nino Frassica, Laura Chiatti, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Giorgio Faletti, Corrado Fortuna, Paolo Briguglia, Leo Gullotta, Beppe Fiorello, Monica Bellucci, Donatella Finocchiaro, Raoul Bova. Genere: Drammatico. Durata: 150 min. Paese: Italia, Francia. Distribuzione: Medusa Produzione: Marina Berlusconi, Tarak Ben Ammar per Medusa Film, Quinta Communications, Exon Film. Data di uscita: 25/09/2009.

 

Si ringrazia il Cinema Cityplex Politeama Lucioli per la collaborazione. http://www.cinemateatrilucioli.it/

 

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon