Recensione Film Stalag 17, Billy Wilder dirige William Holden

Cinema / Classico / News - 21 October 2008 14:51

Recensione film Stalag 17 (1953).

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

In un campo di concentramento tedesco, lo Stalag 17, i prigionieri di guerra americani trascorrono le loro giornate tra progetti di fuga e congetture sull\'identità della spia che celata tra di loro, determina il fallimento di ogni evasione.

Quando due dei reclusi vengono uccisi durante un tentativo di fuga, viene incolpato uno dei detenuti del campo, un americano accusato di fare il doppio gioco per ottenere i vantaggi dai tedeschi durante la prigionia. Tuttavia le attenzioni caddero sul soldato sbagliato.

Film diretto da Billy Wilder con la solita maestria che lo contraddistingue che ha sapientemente adattato il testo letterario di Donald Bevan e Edmund Trzinski. Wilder  e Edwin Blun che ha contribuito alla realizzazione della sceneggiatura, hanno posto in risalto orgoglio e lealtà contrapposti al cinismo e sofismo. Straordinaria la scena in cui la il sogno per la fuga verso la liberta viene sequestrato dalla fantasia di un prigioniero che immagina di ballare con un\'attrice americana in un campo di concentramento tedesco.

Regia: Billy Wilder; soggetto: D. Bevan e E. Trzinski; sceneggiatura: B. Wilder e Edwin Blum; fotografia: Ernest Laszlo; scenografia: Hal Pereira e F. Bachelin; Musica: F. Waxman; attori: William Holden , Don Taylor, Otto Preminger, Peter Graves, Robert Strauss, Harvey Lembeck, Richard Erdman, Neville Brand, Sig Rumann; produzione: B. Wilder; durata: 120\'; genere: Drammatico. USA 1953

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon