Ti Presento Un Amico: Una Lunga Conversazione Tra Attori

Cinema / News - 12 November 2010 07:34

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Ci saremmo aspettati con Ti presento un amico una commedia sofisticata come Accadde una notte (1934) di Frank Capra, o Incantesimo (1938) di George Cukor, oppure lo stesso Sliding Doors (1998) di Peter Howitt. Ossia una commedia che nell'intrecciarsi delle vicende dei personaggi alla ricerca di amore, fanno intuire una vena sotterranea di malinconia e riflessione cerebrale, sia essa morale o esistenziale. Questo assunto che era nell'intenzione di Carlo Vanzina non è stato completamente raggiunto, proprio perché la vicenda di Marco - un volontariamente maldestro Raoul Bova - che da manager londinese si ritrova a Milano a fare il tagliatore di teste, per essere poi attorniato da quattro donne resta sfilacciata e non si tesse con la storia appunto delle quattro spasimanti.

I caratteri delle protagoniste sono ben sbozzati: la prima è Giulia, la manager turbata dall'avanzare dell'età e desiderosa di un figlio; la seconda è Sarah, l'esigente di una situazione sentimentale masochistica tanto da essere amante perenne; la terza è Gabriella, la pseudo-emancipata che poi torna dal suo terrone. L'ultima è Francesca, la ragazza pura ancora immune dalle leggi della vita: proprio con quest'ultima Marco comincerà una storia, segno del suo desiderio di chiarezza.

Ma con tutte le altre donne Marco ha delle relazioni evenemenziali e un po' ridicole , fatte di 

amplessi e poco altro. Nuoce infatti la struttura narrativa a blocchi che non dà aria alla storia, riducendosi a dei quadretti. Invece un'alternanza delle scene avrebbe reso lo sviluppo più intrigante e ricco di suspense. La stessa che si trova appunto nelle commedie sofisticate, da L'ottava moglie di Barbablù (1938) di Ernst Lubitsch a Il signore e la signora Smith (1941) di Alfred Hitchcock (1941), da Colpo di fulmine (1942) di Howard Hawks a Frutto proibito (1942) di Billy Wilder (1942). In tutte la fluiditàdella sceneggiatura rimbalza da un personaggio all'altro, con una coerenza di cause-effetti che ne risulta poi la struttura portante: quella suspense comica essenziale in queste commedie.

 

Ottima è comunque la direzione scultorea degli attori, come la scioltezza  dei dialoghi (scritti da Enrico Vanzina) che conversano continuamente senza annoiare. Stesso discorso per la precisione della regia, che in pochi tocchi riesce a delineare luoghi e atmosfere. Checché ne scriva la critica, i Vanzina hanno ormai raggiunto una maestria nella capacita di intrattenere rara nel cinema italiano.

TI PRESENTO UN AMICO. Regia: Carlo Vanzina. Soggetto: Enrico e Carlo Vanzina. Sceneggiatura: Enrico e Carlo Vanzina. Attori: Raoul Bova, Martina Stella, Sarah Felberbaum, Kelly Reilly, Barbora Bobulova, Stefano Macchi, Alessandro Bolide. Produzione: Media One S.p.sa. Distribuzione: Warner Bros. Pictures. Paese: Italia. Anno: 2010. Durata: 103 min. Genere: commedia. Sito: http://www.tipresentounamico.it/

 

 

 

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