Grecia: 15.000 dipendenti pubblici tagliati a cominciare dalla televisione statale

La Grecia ha sospeso le trasmissioni televisive nazionali. L'emittente di stato, la Hellenic Broadcasting Corporation è stata vittima della politica del taglio dei costi, e lo stesso portavoce del governo Simos Kedikoglou ha descritto il fatto come  uno "scandalo dei tempi moderni" ipotizzando la riapertura e e il ritorno al lavoro dei suoi 2.900 dipendenti.

I sindacati hanno protestato contro la chiusura dei cinque canali televisivi statali, che comprendono anche 29 stazioni radio

Il capo della redazione esteri di  Odino Linardatou ha detto che l'annuncio è giunto a sorpresa: "Siamo molto scioccati, siamo arrabbiati, è stata una decisione che non ci aspettavamo, ci aspettavamo forse più tagli", ha detto al programma Newshour della BBC. La televisione di Stato della Grecia trasmette i programmi da più di 70 anni, è finanziata con un pagamento diretto di 4,30 euro mensili addebitato nella bolletta dell’energia elettrica. Ma il taglio è solo uno di quelli previsti per i dipendenti statali: infatti nel mese di aprile il parlamento ha approvato una legge che vedrebbe 15.000 impiegati pubblici licenziati. La legge è una condizione per la Grecia essenziale a ricevere la prossima tranche di prestiti da istituti di credito internazionali della cifra  complessiva di 8,8 miliardi di euro.

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