Mariangela Melato, ricordata a Fuorisalone mentre un libro ripercorre la carriera

“Io, Mariangela Melato” ripercorre la carriera dell’attrice

Mariangela Melato, scomparsa a gennaio 2013 è ricordata a Fuori Salone di Milano, evento che unisce design e arredamento.

Il titolo della mostra è “Visioni di Mariangela”, curata dalla Galleria Hamilton Arts di Milano e inaugurata allo Spazio Martino Midali. Si tratta di dodici tele realizzate da Emiliano Cavalli, artista che realizza dipinti pop di donne d'arte, con il ricavato che sarà devoluto alla fondazione Melato. Lo stesso Cavalli ha realizzato dipinti raffiguranti Moira Orfei, Marlene Dietrich, Mao Tse-tung.

Una biografia che ripercorre la vita dell’attrice è “Io, Mariangela Melato”. La vita della Melato è raccontata da Silvana Zanovello, partendo dalla sua infanzia alla scelta di una vita vagabonda, i piccoli segreti, le speranze, gli amori professionali e personali. Il momento fondamentale fu la prova teatrale per “Un tram che si chiama desiderio” di Tennence William, fino a quella scomoda di “Tango barbaro di Copi” dove la "scandalosa Melato" era metà uomo e metà donna. Nel libro s’intersecano i racconti dei colleghi, da Eros Pagni a Giuliana Lojodice, Ugo Maria Morosi, Gabriele Lavia, e i registi Luca Ronconi, Marco Sciaccaluga, Giancarlo Sepe, Lina Wertmuller, Elio De Capitani, Filippo Crivelli per concludere con Carlo Repetti, il direttore dello Stabile di Genova, che la volle come primattrice di quella compagnia (al seguente link è possibile acquistare il libro).