'TuttoDante' in discesa nei gironi infernali dell'Auditel: Benigni non convince

Tv / News - 29 March 2013 10:45

Le dodici puntate sulla Divina Commedia previste da Rai Due non mietono successi di pubblico

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Nonostante gli ampi consensi da parte della critica, "TuttoDante", lo spettacolo dedicato da Roberto Benigni alla Divina Commedia, sta costituendo un flop tv. Gli appuntamenti settimanali di Rai Due su lettura ed esegesi dei canti dell'Inferno, dall'XI al XXII, vanno registrando un forte calo d'ascolti e mortificano le aspettative di una rete in crisi che mirava a risollevarsi puntando su contenuti d'alta qualità. Invece niente da fare: le prime serate in compagnia dell'attore premio Oscar, nativo di Castiglion Fiorentino, si stanno rivelando fallimentari sotto il profilo economico. Pare proprio che gli italiani siano più interessati al pettegolezzo spicciolo ed alle urla da portinaia tipiche dei programmi d'intrattenimento pomeridiani piuttosto che ad un po' di sana cultura.

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Eppure Roberto Benigni è un maestro simpatico e tutt'altro che noioso: legge Dante con garbo, modula le terzine, intona a memoria e, con incanto, cuore ed empatia, spiega mediante parole semplici e piene.Vero è che il programma è registrato e, come sempre accade, un prodotto preconfenzionato risulta meno accattivante per il pubblico di uno show dal vivo. Si tratta infatti di serate filmate la scorsa estate per "TuttoDante 2012", un grande evento realizzato a Firenze in piazza Santa Croce con la regia di Stefano Vicario, la fotografia di Massimo Pascucci, l'organizzazione di Lucio Presta e le produzioni di Arcobaleno Tre e della Melampo. Una manifestazione che ha fatto accorrere in piazza circa settantamila spettatori, coinvolgendo uno staff di oltre cento persone ed offrendo strabilianti inquadrature e dettagli del palcoscenico grazie all'uso della spidercam.

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Una spiacevole discesa nei gironi infernali dell'Auditel dunque per Benigni ed il suo "TuttoDante", che non convincono un pubblico svogliato, assonnato ed incerto, ma che rappresentano un'operazione dispendiosa per le casse Rai. Si vocifera di un contratto da cinquecentomila euro a puntata: in tutto 5,8 milioni di euro!

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