Libri: Giuliano Sangiorgi, dalla musica alla letteratura con lo spacciatore di carne

Comics / News - 16 October 2012 07:40

L’esordio letterario del leader dei Negramaro. Sarà una nuova rivelazione nella narrativa, riuscendo a cogliere le sfumature poetiche che lo hanno reso tra i più celebri autori di canzoni italiani?

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Lo spacciatore di carne è la prima prova letteraria del leader dei Negramaro. Una delle voci più note della musica italiana presenta il suo primo romanzo.  Molte volte siamo rimasti stupiti dalle prove di grandi dello spettacolo, l’esempio più recente è sicuramente Giorgio Faletti che da comico e cantante si è poi rivelato anche  seguitissimo autore di thriller (il primo della serie è stato Io uccido).

Lo spacciatore di carne è diviso in 35 capitoli brevi e incisivi come le canzoni che hanno reso famoso Giuliano Sangiorgi attraverso la stesura dei testi per il suo gruppo e l’hanno trasformato in uno degli autori più richiesti dai grandi interpreti italiani: ha collaborato con Jovanotti, Andrea Bocelli, Malika Ayane, Elisa, Patty Pravo, Adriano Celentano. La trama del libro si sviluppa in un intricato triangolo tra Edoardo, il figlio di un macellaio che frequenta l’università e Stella, la bellissima ragazza di cui si innamora; Il terzo vertice è poi rappresentato dalla droga: per procurarsela Edoardo rivende i tagli  di carne pregiatissima messa da parte da suo padre, che gli spedisce ogni settimana: la carne in cambio della droga, la droga in cambio di Stella.

Giuliano Sangiorgi, ne Lo spacciatore di carne offre un affresco nitido e feroce dei nostri tempi e dei pericoli che le nuove generazioni sono costrette ad affrontare, oggi più di ieri. Ecco un frammento tratto dal suo libro, toccante e struggente: “Stella. Solo il suo nome mi ha rimesso in moto il sangue, sotto la pelle. Ancor prima che il cervello fosse operativo, ha dato al cuore il preciso ordine di pompare e di farlo scorrere placido nelle vene. No. Questa mattina, il cuore mio non è soltanto un muscolo. Stella è di nuovo in circolo, non è andata via da quel buco sulle labbra che credevo ormai scomparso. Fluttua leggera da qualche parte nel fiume di sangue che scorre nel letto delle mie vene tra argini e rive di carne, pelle, ossa e pensieri. È ancora qui, tra le pareti di questa casa, tra le mura di questa città. Basterà soltanto cercarla”.

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