Con "Niente da dichiarare?" la comicità torna a giocare con pregiudizi e stereotipi

Cinema / News - 19 September 2011 14:21

Dopo il grande successo della commedia francese Giù al Nord si torna a giocare con gli stereotipi con Niente da dichiarare?

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L'attore, sceneggiatore, regista e produttore cinematografico Dany Boon (pseudonimo di Daniel Hamidou) ci riprova.

Dopo l'enorme successo di Giù al Nord (2008), commedia che giocava sui pregiudizi e gli stereotipi tra il nord e il sud della Francia e dalla quale è stato tratto il fortunatissimo remake italiano  Benvenuti al Sud (2010) con Claudio Bisio, Angela Finocchiaro e Alessandro Siani, arriva il 23 settembre nelle sale italiane Niente da dichiarare?, una nuova commedia distribuita da Medusa.

Qui lo spunto comico è la storica diversità culturale che oppone i francesi ai belgi, basti dire che in Francia si costruiscono barzellette su questi ultimi come si fa in Italia sui carabinieri. La vicende prende il via dal primo gennaio del 1993, quando in Europa cadono le frontiere tra i vari paesi e due doganieri, uno belga e l'altro francese, vedono entrambi scomparire il loro piccolo posto di frontiera che separa due cittadine. Ad esserne sconvolto è principalmente il doganiere belga, espressamente francofobo, costretto a fondare con il suo acerrimo nemico francese la prima unità mobile comune franco-belga di pattugliamento. Come se non bastasse, deve anche sopportare il fidanzamento del collega francese con la sorella. Dopo una serie di eventi ed assurdi equivoci, l'aspra guerra si risolverà come si riveleranno infondati i reciproci pregiudizi, concludendosi il tutto in una straordinaria amicizia al di là di ogni confine.

Il regista ha spiegato di avere avuto l'idea dopo avere visto una "zona di confine" tra la Francia e il Belgio prima e dopo l'apertura delle frontiere e ha dichiarato: “E' stato come ritrovarsi in una terra di nessuno. Negozi, attività commerciali... tutto sparito”.

Siamo in attesa di vedere se questa commedia è all'altezza della precedente o, come spesso accade, un furbo tentativo di bissare un passato successo riproponendone la formula. 

 

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