Il film Transformers 3 e il successo dei robot al cinema

Cinema / News - 04 July 2011 13:52

Il cinema ha spesso raccontato il rapporto uomo-macchina

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Il film Transformers 3 ha ottenuto ottimi incassi: Dark of the Moon ha guadagnato circa 162 milioni di dollari nel Nord America (in Usa è uscito il 3 luglio 2011), e 210 milioni dollari negli altri territori. Con un totale di 372 milioni di dollari, segna il terzo posto come maggior incasso di tutti i tempi dietro Harry Potter e il principe mezzosangue 394 milioni) e Spider-Man 3 (381.600 mila dollari).

In maniera ovvia l’uscita estiva facilita l’appeal  dei giovani: ma le pellicole variano e non tutte quelle arse dal sole svettano al box office. È il Robot – o il soprannaturale - a suscitare interresse, da Blade Runner a Metropolis (1922).

Qui vediamo Optimus Prime e i suoi fedeli Autobot in azione per combattere i pericolosi Decepticon, intenzionati a conquistare lo spazio tra Stati Uniti e Russia per vendicare l’ultima sconfitta subita. È l’umano Sam Witwicky (Shia LaBeouf) ad andare in aiuto dei suoi amici robot. Una commistione uomo-macchina che è l’emblema di questo genere i film.

Il mondo dei robot (Westworld, USA, 1973) era scritto e diretto da Michael Crichton. La trama ruota attorno allo sviluppo tecnologico di androidi che imparano e si emozionano. I turisti se ne appassionano, Delos è il parco dove si possono intrattenere con gli androidi, dall’Antica Roma al Medioevo al Far West. Ma anche i robot sono agili: John Blane e Peter Martin, due turisti giungono al villaggio e scelgono la scenografia western. Il \"pistolero\"  li sfida  a duello e Martin lo \"uccide\": Martin ha il dubbio di aver colpito un umano, Blane gli mostra che la pistola spara solo contro obiettivi \"freddi\" (come un robot) e non contro organismi che emettano calore. Ancora l’uomo dubita dei suoi gesti verso un robot.

Più addietro c’è Metropolis, capostipite del genere diretto da Fritz Lang. Siamo nel 2026, a Metropolis vivono gli industriali, i manager, i ricchi e nel sottosuolo sopravvvono gli operai confinati in un ghetto. John Fredersen li comanda, dalla cima di un grattacielo: quando irrompe nel giardino l\'insegnante e profeta Maria  accompagnata dai figli degli operai, si fa luce sulle condizioni disumane degli operai.

Da ricordare Io e Caterina, del 1980 di e con Alberto Sordi. Un borghese acquista un robot femminile e allontana la moglie, l’amante e la colf. Ma il robot s’innamora presto di lui:ancora l’uomo che interagisce emotivamente con la macchina. Il film ebbe un buon successo anche in Ungheria e Portogallo.

Cosa ci riserverà Robopocalypse, in uscita nel 2013 e diretto da Steven Spielberg? La trama è ambientata in un futuro dove i robot, le macchine hanno preso il sopravvento sulla razza umana governando il pianeta.

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