Bellaria Film Festival 2011: squadra che vince non si cambia

Cinema / News - 06 June 2011 13:41

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Bellaria Film Festival 2011: squadra che vince non si cambia - This is my Land... Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson vince la 29° edizione del Bellaria Film Festival. Sul palco gli autori ritirano il premio e ringraziano giuria e pubblico: "E' un film difficile, abbiamo lottato tantissimo per farlo entrare nel circuito dei festival, ma quando ci arriviamo ci accorgiamo quanto riesce a coinvolgere la gente".
"Questo è un reportage che non può lasciare indifferenti. Avevamo l'urgenza di farlo conoscere e spero vivamente che possa approdare alla tv" aggiunge il direttore artistico, Fabio Toncelli.

Il Bellaria Film Festival si è concluso ieri con profonda soddisfazione da parte di tutti. Merito di un programma ricco e articolato, dal radio documentario al 3 D, con tanti ospiti d'eccezione.
"E' andata al di là di ogni aspettativa, siamo veramente molto contenti che il lavoro fatto abbia dato i suoi frutti" ringrazia Toncelli.
Vivace soddifazione è espressa anche dal sindaco Enzo Ceccarelli: "Questa edizione del Festival è stata davvero originale e nuova. Il pubblico ha affollato i workshops in orari mattutini, nonostante le giornate di sole. E' stata una scommessa vinta dal direttore e da tutto lo staff organizzativo che sono riusciti a portare tanti nuovi amici al Festival e di questo vi ringrazio profondamente. Complimenti a tutti."
E all'indomani del Festival, si pensa già all'anno prossimo per festeggiare la 30° edizione con l'auspicio da parte del sindaco che Toncelli possa rimanere al timone.

Concorso Italia Doc (Giuria: Giulio Scarpati, Alberto Crespi, Bernardo Iovene, Etra Palazzi, Gianfranco Pannone)
Menzioni Speciali
Motivazione: Film profondamente diversi, che rappresentano con efficacia due approcci alla realtà, uno più personale, l'altro più divulgativo. Queste due tendenze ritornano in tutti i film della selezione e in gran parte delle proposte del festival. La giuria tiene a sottolineare l'interesse di quasi tutti i titoli di Italia Doc, e l'ampiezza di temi, non limitati alla realtà italiana, ma aperti al mondo. Un piccolo appunto: la brevità e la sintesi non sono difetti. Il mestiere del documentarista è anche tagliare, laddove necessario.
My Marlboro City di Valentina Pedicini, Italia 2010, 50'
"Brindisi non è solo "brutta, sporca e cattiva" come la mostrò l'operazione "Primavera" condotta dalla Polizia nel 1996 per stroncare il contrabbando di sigarette. L'altra Brindisi vista da quattro generazioni che parlano con le voci di Rino, Nanda, Salvatore e Andrea"
L'Altra rivoluzione, Gorkij e Lenin a Capri
di Raffaele Brunetti e Piergiorgio Curzi, Italia 2010, 52'
"Tre grandi rivoluzionari russi nel 1909 studiarono e complottarono preparando la Rivoluzione russa incontrandosi anche in un posto unico al mondo:Capri."
Premio Migliore Documentario
Motivazione: Un film efficace, intelligente, coraggioso. Che racconta una realtà durissima e di bruciante attualità senza schematismi né indugi; che mostra con una regia diretta e un montaggio volutamente nervoso un mondo di cui crediamo di sapere tutto, e sul quale, grazie al film, impariamo molte cose nuove.
This is my Land... Hebron di Giulia Amati e Stephen Natanson, 2010, 72'
"A Hebron, una città palestinese che ha nel cuore una colonia ebraica, il conflitto ha preso la forma di una guerra tra vicini di casa dove l'obiettivo è conquistare ogni giorno un metro in più di città, tenere il nemico sotto controllo o semplicemente resistere."

Crossmedia (Giuria: Sergio Basso, Enza Negroni, Gory Bianca)
Motivazione: per la riflessione sul punto di vista del narratore, per la relazione di intimità che riesce a instaurare con lo spettatore, per i temi che affronta, come la memoria, il diventare adulti, il sogno, la comunità, la città invisibile.
Welcome to Pine Point di Michael Simons e Paul Shoebridge, Canada 2011, 30'
"Un documentario interattivo, un collage di mezzi e di storie per riflettere: cosa accade quando tu perdi il tuo lavoro, tutti quelli che conosci perdono il loro lavoro, quando tutta la tua città è senza lavoro, chiude, è smantellata e scompare completamente? Welcome to Pine Point è un luogo ibernato nel tempo che ci mostra come le comunità in cui viviamo fanno molto di più che definire quello che siamo."

Menzione speciale a Alessandro Borelli (La Serraz Pictures che ha prodotto BAKROMAN di Gianluca e Massimiliano De Serio) per la fiducia, il coraggio e l'impegno delle scelte.

Menzione speciale Casa Rossa (Giuria: Paolo Angelini insieme agli studenti del DAMS di Bologna)
Almost Married di Fatma Bucak e Sergio Fergnachino, Italia, 2010, 60'
"Fatma è arrivata in Italia dalla Turchia, qui ha iniziato la sua nuova vita da fotografa e si è innamorata di Davide, un ragazzo italiano col quale vuole sposarsi. Come dirlo alla sua famiglia? Lo scontro tra i matrimoni combinati e la rivendicazione della libera scelta."

Radiodoc (riconoscimento assegnato da Fabio Toncelli e Marino Sinibaldi)
Il futuro visto da qui
di Matteo Bellizzi (prodotto da Fabrizia Galvagno e DocuSound)

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