Gorillaz: La Band Virtuale E' Di Nuovo Tra Noi

Daily / News - 08 February 2010 08:06

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Tornano i Gorillaz, la band virtuale creata dal quel genialotto di Demon Albarn, uno dei maggiori protagonisti del brit-pop anni '90, che continua stupire anche negli anni 2000.
La mente musicale di Albarn è un continuo fermento, lo dimostrano i suoi molteplici progetti.

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I Blur su tutti, la band britannica con cui ha intrapreso la sua carriera musicale, e con i quali ha sfornato ben sette album dal 1991 al 2003, i suoi vari progetti solisti e quelli collaterali quali Monkey e i The Good, the Bad & the Queen, superformazione rock, in cui aveva tenuto a raccolta nomi del calibro di Simon Tong (ex Verve), Paul Simonon (ex Clash).

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Mentre i Gorillaz rappresentano il momento più attento alle sonorità del rap, dell'hip-hop e della musica elettronica in generale.

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Originalità del progetto oltre al livello musicale, consiste nell'aver creato una band per così dire virtuale. Infatti come co-creatore dell'idea appare Jamie Hewlett, fumettista di nota fama internazionale, il quale si fa carico di creare l'immagine e l'immaginario della band, dalla stilizzazione grafica dei componenti, le copertine e i video clip.

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Inizialmente ciò che era mostrato al pubblico erano solo ed esclusivamente le immagini stilizzate, senza far trapelare chi si celava realmente dietro quei personaggi fittizi. Anche se nel 2001 quando uscì il primo loro lavoro discografico, l'omonimo Gorillaz, fu alquanto facile riconoscere la timbrica vocale di Albarn.

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Nel 2005 incisero Demon Days: cinque volte disco di platino nel Regno Unito e doppio platino negli Stati Uniti.

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Dopo cinque anni, la band animata torna per sfornare un nuovo cd dal titolo Plastic Beach, anticipato dal singolo Stylo (che vede la collaborazione di Mos Def e Bobby Womack), un pezzo che porta con sé una forte virata verso l'elettronica senza tralasciare la melodia, ricordando molto quei loro connazionali degli anni ottanta, i New Order, provenienti da quella ricca fucina d'idee che fu la città di Manchester.

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Il nuovo album è prodotto dai Gorillaz stessi, e si sa già essere pieno di collaborazioni, da The Horrors al mitico Barry Gibb (uno dei fratelli Bee Gees), passando per niente popò di meno che dal mitico Lou Reed.

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Insomma l'acquolina in bocca è grande e possiamo affermare con quasi certezza, che i virtuali Gorillaz hanno fatto centro anche questa volta.

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