'The Deuce' ci introduce nella New York glamour e sotterranea degli anni settanta

Tv / News - 24 September 2017 08:00

"The Deuce" è la serie tv HBO sulla New York cupa e glamour degli anni settanta: fra barboni, prostitute e un porno appena legalizzato, i gemelli Vincent e Frankie Martino e la giovan

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"The Deuce" è il soprannome con cui negli anni settanta si indicava la 42° Strada di New York City, nei pressi di Times Square. La nuova serie tv della HBO ci porta in quel periodo glamour e cupo dove un'America sconvolta dalla presidenza Nixon e dallo scandalo Watergate, alle prese con la crisi petrolifera e le prime avvisaglie della liberalizzazione dell'industria pornografica, si interroga sul futuro. Negli anni dei primi film osé come "Gola profonda" e "The Devil in Mrs. Jones", la criminalità organizzata è desiderosa di mettere le mani sul nuovo business.

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La Manhattan di "The Deuce" è quella resa celebre dai film di Martin Scorsese, ricca di barboni, prostitute, motel trascurati e ottime band rock; in tale ambiente cercano di farsi strada i gemelli mafiosi Vincent e Frankie Martino e la giovane "Candy", una prostituta decisa ad approfittare della liberalizzazione del porno. Creata da David Simon e George Pelacanos, la serie ha esordito lo scorso 10 settembre e qualche giorno fa è stata rinnovata per una seconda stagione.

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Lo show è un'avvincente cronaca del percorso alienante compiuto dalle metropoli americane negli anni settanta, precipitate dalle grandi utopie alla depressione fra consumo dilagante di eroina, albori dell'epidemia di AIDS e disoccupazione diffusa. La fotografia è indubbiamente efficace e la performance di James Franco rappresenta un valore aggiunto, così come quella di Maggie Gyllenhaal. Vedremo come evolverà la situazione ma di certo "The Deuce", a differenza del precedente "Vinyl" ambientato nello stesso periodo, la sua partita l'ha già vinta.

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James Franco è una delle icone della Hollywood del nuovo millennio: dopo gli esordi in stile Blockbuster come "Spider Man 2" si è dedicato a film più impegnati, pur mantenendo uno spirito ironico. Nel 2014 ha preso parte al divertente "The Interview", una commedia che prende apertamente in giro il regime nordcoreano di Kim Jong-un alimentando anche delle tensioni fra i due paesi. Recentemente ha lavorato come regista al film "Bukowski", sullo scrittore americano.

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