Intervista allo scrittore Paolo Roversi

Libri / Intervista - 21 January 2024 12:00

Autore del romanzo L’ombra della solitudine

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Come nasce l’idea del romanzo L’ombra della solitudine? Qual è stato l’elemento che l’ha spinta a realizzarlo?

La decima indagine con protagonista Enrico Radeschi nasce dal bisogno di fornire alcune risposte ai lettori ma anche a me stesso. In certi passaggi è un libro cupo perché il protagonista vive un'esperienza dolorosa ma poi torna ad essere il solito scanzonato di sempre in sella alla sua vespa gialla.

Ne L’ombra della solitudine sembrano esserci trame alternative che si intrecciano sullo sfondo della città di Milano, quanto le storie che narra sono legate ai luoghi e agli scenari che sceglie?

Moltissimo: Milano è sempre protagonista nei miei romanzi al pari dei personaggi. In questo libro, ad esempio, si parla dei pappagalli di Porta Venezia, del quartiere Isola, di molti locali realmente esistenti in città.

Il personaggio protagonista de L’ombra della solitudine è intraprendente, dinamico, legato alla sua vecchia vespa di colore giallo. Lei si ritrova nel personaggio del giornalista hacker Enrico Radeschi? O quanto di lei c’è in lui?

No, ormai non c'è più nulla di mio. Dopo 10 romanzi il personaggio ha la sua personalità, le sue caratteristiche. Io non faccio altro che "ascoltare" le storie che mi racconta e poi scriverle.

Le atmosfere dei suoi romanzi sono spesso un elemento imprescindibile della narrazione, quanta importanza da lei alla formazione o creazione di un’atmosfera? Quali dimensioni il lettore troverà in L’ombra della solitudine?

La suspense soprattutto è importante in un romanzo giallo. Il fatto che il lettore, pagina dopo pagina, non sappia cosa aspettarsi. Tutto può accadere: ecco su quali basi cerco di creare le mie storie.

Il romanziere Paolo Roversi ha altri progetti letterari all’orizzonte? Può anticipare qualcosa?

Diversi. Ad aprile uscirà il mio nuovo romanzo per ragazzi e in estate una sorpresa. Ma non posso dire di più.

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