Intervista a Chiara Iezzi: ‘coltivando un talento, puoi renderlo migliore di volta in volta’

Cinema / Intervista - 29 November 2017 12:30

Mauxa ha intervistato in esclusiva Chiara Iezzi, tra gli interpreti del nuovo film “The Broken Key”. \r\n

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Abbiamo intervistato in esclusiva l’attrice Chiara Iezzi, nel cast del film “The Broken Key”.

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D: Da attrice emergente cosa hai provato a lavorare sul set di un cast
internazionale?

R: Sapere di essere entrata nel cast del film di Luis Nero con grandi attori come Geraldine Chaplin e Rutger Hauer era già per me una soddisfazione. La cosa più emozionante sono state le riprese nella sala dei Re del Museo Egizio di Torino, un luogo assolutamente avvolgente e colmo di misteri. La verità fin da adolescente mi appassionavano un certo tipo di film, anche avventurosi. Di quelli che coinvolgono ad esempio archeologi, ricercatori, la scoperta o una rivelazione che possa essere utile al genere umano. The Broken key appartiene a quel genere di film simile al Codice da Vinci.

D: Interpreti Esther, misteriosa direttrice del Museo Egizio di Torino, che ruolo svolge il tuo personaggio all’interno del film?

R: Ho visitato il Museo in quell’occasione ma credo ci tornerò con più calma. Esther è un guardiano e custodisce i segreti delle scritture all’interno dell’edificio. Come in tutte le storie eroiche i guardiani sono utili all’evoluzione di un percorso. Sono un lasciapassare, oppure no. Dipende dal grado di coscienza dell’eroe in questione.

D: Quando è arrivata nella tua vita l’idea di fare l’attrice?

R: La prima volta ci ho pensato a 12 anni dopo aver visto un film, ed era un pensiero ricorrente al quale il più delle volte sfuggivo senza sapere il perché. Ma più che un pensiero era un sussurro. Poi stranamente la vita mi ci ha condotto, nei suoi modi e tempi. 

D: Hai avuto un periodo di formazione attoriale negli Stati Uniti, tra New York e Los Angeles, che importanza ha avuto questa esperienza?

R: Ho studiato anche in Italia e credo che il livello sia alto ovunque. Penso sia importante la preparazione non importa dove. Ho sempre creduto che la passione vada di pari passo con la tecnica. Coltivando un talento, puoi renderlo migliore di volta in volta. La cosa che più mi sta a cuore è la profondità della performance, deve essere coinvolgente, autentica. Cuore ma anche tecnica, sono fondamentali.Ho iniziato a studiare nel 2008, ma non si smette mai. Per un attore i provini sono una costante.

D: Per fare l’attrice occorre avere stima di se stessi?

R: Il grande paradosso, si e no. Ci vuole stima, e tanta ad esempio per fare audizioni, magari non essere presi e ritentare ogni volta, sopportare il rifiuto ma occorre conoscere anche cosa voglia dire non averne, nel caso si debba interpretare un character che non crede in se stesso.

D: Quali pensi che siano i punti di forza delle tue capacità attoriali?

R: Probabilmente la voce, lo sguardo, il sapere esprimere sentimenti con gli occhi immagino sia la cosa essenziale.

D: Che rapporto hai con il cinema e la tv?

R: Dipende dal momento, a volte mi piace stare a casa, rilassarmi e guardarmi le serie, a volte sento la necessità di andare in una sala, lasciarmi avvolgere da quella magia particolare. Ci sono molti registi e attori con cui mi piacerebbe collaborare, impossibile fare nomi fra italiani e stranieri. Se devo scegliere un nome per tutti, ammiro di Steven Spielberg, la maestria e l’eclettismo di poter creare una saga come “Raiders of the lost Ark” e successivamente Shindler’s List, Munich.

D: Hai avuto un ruolo da protagonista in “Alex & Co.”, una serie rivolta ad un pubblico teen, è un genere di racconto che ti piace?

R: Mi piaceva molto l’idea di collaborare con il mondo Disney.Era un sogno trai sogni da realizzare. Il mio era un ruolo fatto di varie sfaccettature, tra il drammatico e il comico, sempre però in chiave disenyana. Per un attore, a mio parere, la comicità è tra le cose più difficili da portare in scena. Non ho un genere preferito, ma se devo scegliere amo e credo nei film che possano trasmettere emozioni, come ad esempio quelli biografici su artisti o storici. Ma anche mi appassionano anche quelli che possano proporre tematiche cruciali, dalla politica al sociale, o che diano semplicemente spunti di riflessione all’audience.

D: Sei già impegnata in un nuovo progetto al cinema o in tv?

R: Vivo tra Milano e Los Angeles, e faccio la tipica vita che fa un’attore. C’è qualcosa di nuovo ma possibilmente, se ne parlerà più avanti.

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