Il cacciatore e la regina di ghiaccio, intervista allo sceneggiatore del film Evan Spiliotopoulos

Cinema / Intervista - 08 April 2016 06:00

Mauxa ha intervistato lo sceneggiatore del film "Il cacciatore e la regina di ghiaccio" Evan Spiliotopoulos.

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Il cacciatore e la regina di ghiaccio (“The Huntsman: Winter's War”) è il film di Cedric Nicolas-Troyan uscito il 6 aprile 2016, distribuito da Universal Pictures. Nel cast ci sono Charlize Theron, Emily Blunt, Chris Hemsworth e Jessica Chastain. La sceneggiatura è di Evan Spiliotopoulos e Craig Mazin, tratta dalla fiaba “Biancaneve” dei fratelli Grimm.

Mauxa ha intervistato Evan Spiliotopoulos, che ci racconta il processo di sceneggiatura.

D. Hai scritto "Il cacciatore e la regina di ghiaccio”. È difficile dare credibilità a questi favolosi racconti?

R. "Ogni film, non importa a quale genere appartenga deve dare ai personaggi un’impostazione fondamentale di umanità, con difetti riconoscibili, speranze ed emozioni. Quindi non è rilevante quanto possa essere fantastico un ambiente da fiaba, la trama è sempre attraccata a temi di amore, perdita, vendetta, redenzione. Le fiabe sono allegorie".

La trama racconta della malvagia regina Ravenna: anni prima che venisse sconfitta da Biancaneve seppe che la sorella Freya avrebbe dato alla luce una bambina più bella di lei. Se Freya avesse subito del male, avrebbe assunto un potere smisurato: ma Ravenna sottovaluta tale presagio e uccide la piccola. Freya ormai capace con il suo potere di congelare i nemici e i sentimenti vive lontana, con cacciatori come Eric e la guerriera Sara. Sono costoro che crescendo rinsalderanno la possibilità di sciogliere il sentimento.

Evan Spiliotopoulos ricorda i fratelli Grimm da cui è tratto il soggetto: “Raccolsero le storie popolari nel 1800, sono state concepite come racconti cautelativi morali, linee guida su come vivere una buona vita. Si illustrano i pericoli di avidità e odio e le ricompense di comportamento socialmente accettato. Non credo che si sia cambiato molto in termini di effetto desiderato. E neanche della fiaba, rimando simile nel presente”. Evan ha lavorato a film come “Hercules” (2014), “Battaglia per la Terra 3D” (2007), “Il libro della giungla 2” (2003). Il mondo favoloso da lui raccontato nel film “Il cacciatore e la regina di ghiaccio” è simile al gesto quotidiano: “Trovo il cinema l’equivalente moderno di un genitore che legge una favola ai bambini. Non importa che tipo di film sia, dramma o commedia o di fantasia: le luci si abbassano e ci sono i bambini ad ascoltare una storia raccontata”.

Il film racconta l'invidia di una regina: per Evan ciò è umano. “Ogni favola è costruita intorno a un difetto del carattere: l'invidia della regina in Biancaneve, la gola del lupo in Cappuccetto Rosso, l'avidità del nano in Rumpelstiltskin (Tremotino in italiano, n.d.r). C’è bisogno di un movimento negativo per contrastare emozioni positive dell'eroe. Nelle fiabe, l'emozione che personifica e salva il protagonista è quasi sempre l’amore”.

In "The Huntsman" il contrasto è tra il sentimento di Erik e Sara è la malvagità: “Il loro affetto sfida i piani di Ravenna. Potrai anche trovare l'amore come un fattore motivante della sorella Freya, la regina di ghiaccio, ma è un affetto contorto con cui Freya deve confrontarsi in ultima analisi. E che può portare sia alla devastazione che alla redenzione. O ad entrambi”.

Il film ha gli effetti speciali di Steve Street, nonché dello stesso Cedric Nicolas-Troyan che già curò gli effetti “Maleficent".

D. Evan, quando hai scritto il film si sei dato dei limiti narrativi a causa degli effetti speciali che sarebbero stati utilizzati?

R. "Inizialmente, per niente. Quando si inizia a costruire un progetto, l'unico limite è la tua immaginazione, non preoccupandoti del bilancio. Una volta che lo script è stato approvato e si procede ci sono delle riunioni di produzione che mettono a confronto l’aspetto economico in base al budget disponibile. A quel punto, potrebbe essere necessario riscrivere e regolare la portata di quello che si aveva immaginato in termini di effetti, di azione e spettacolo. In generale, il team degli effetti speciali è capace di trovare modi efficaci e creativi per visualizzare ciò che lo sceneggiatore ha immaginato".

Evan in questo contesto ritiene che il più il film sia pregno di effetti che possano esaltarlo, più ne beneficerà la visione. “È una sfida interessante. Scrivere avendo in mente degli effetti visivi è uno strumento e non un ostacolo. Io sono stato uno sceneggiatore per il film d'animazione per molti anni, quindi sono abituato a immaginare il materiale visivo mentre si sta scrivendo”. Il prossimo progetto di Evan è sempre un film fantasy: “Il mio prossimo film è della Disney, ‘La Bella e la Bestia’, adattamento live-action del classico film d'animazione. In questa versione ci saranno Emma Watson come Belle, Dan Stevens come la Bestia con un cast composto anche da Luke Evans, Kevin Kline, Ewan McGregor, Ian McKellen ed Emma Thompson. Tutte le canzoni più amate sono incluse, così come nuovi testi creati dal leggendario compositore Alan Menken. Il regista è il premio oscar Bill Condon”.

La Bella e la Bestia sarà distribuito nelle sale il 17 Marzo 2017.

© Riproduzione riservata




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