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Snoop Dogg, il rap che racconta il disagio sociale imperversa anche in Italia

Il rap nacque negli anni ’60 negli Stati Uniti, con sequenza di versi ritmati, incessanti, con rime baciate e a sfondo prevalentemente sociale

Snoop Dogg, il rap che racconta il disagio sociale imperversa anche in Italia

Il rap nacque negli anni ’60 negli Stati Uniti, con sequenza di versi ritmati, incessanti, con rime baciate e a sfondo prevalentemente sociale. Non c’era tempo per parlare dei problemi, bisogna raccontarli velocemente e risolverli.

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Ora sta imperversando anche in Italia, con Emis Killa, Marracash, J-Ax. Segno del simile humus culturale che persiste oggi e che esisteva allora.

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Domani si esibirò a Rock In Roma Snoop Dogg, che deve il suo successo a Doggystyle (1993). Il suo estro polemico era palese: “È tempo di evadere ma pu***na io non so dove andare / In alto o in basso, a destra o a sinistra, la vita o la morte” (Serial Killa, 1993).

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Di recente ha pubblicato Doggumentary, che segna una mutazione rispetto ai suoi successi irriverenti. Ora è più parco nell’esternare le sue idee: “C\'è solo un unico modo per fermare la siccità / Vieni con me / Possiamo fare un viaggio al sud” cita in Wet (2011). Anche se non ha più desiderio di immergersi nelle polemiche, resta sempre in bilico tra consigli e  ripensamenti: “Il mio denaro è verde e la mia Porsche è turbo (…) Alza il volume, regola il gioco”.

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Ha collaborato con Katy Perry per California Gurls, ha ottenuto 7 dischi di platino proprio perché i fan si immedesimano nel suo messaggio. Se le problematiche sociali hanno bisogno anche in Italia del rap, come dimostrano i recenti successi delle rime baciate il cambiamento è palese. 

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