Cinema e salute mentale: a Roma la rassegna con quattro film

Cinema e salute mentale: a Roma la rassegna con quattro film

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Cinema
Cinema e salute mentale: a Roma la rassegna con quattro film
14-11-2023

Storie di ordinario cervello è la rassegna che si tiene a Roma dal 19 al 22 novembre 2023. L'evento prevede quattro proiezioni sul tema della salute mentale, con relatori che illustrano le connessioni tra salute e la settima arte. I film sono A Beautiful Mind di Ron Howard con Russel Crowe; Blue Jasmine di Woody Allen con Cate Blanchett; Freedom Writers di Richard LaGravenese con Hilary Swank, Patrick Dempsey; The Danish Girl di Tom Hooper con Eddie Redmayne, Alicia Vikander. L'iniziativa - di cui Mauxa è media partner - è organizzata da Lundbeck Italia, su iniziativa del senatore Antonio Guidi, neurologo e neuropsichiatria infantile.

Da neuropsichiatra, come pensa che la visione di un film possa influire sull'attività neurologica? 

Antonio Guidi. Nonostante ultimamente il cinema sia stato accantonato nelle abitudini quotidiane per la sopraffazione di altre piattaforme, il film continua ad avere una sua suggestione e coinvolgimento unici, restando una delle pietre miliari dell’evoluzione socio-culturale dell’ultimo secolo. Ampliando il discorso, considero pericolosa – anche se rispetto il diritto di cronaca – l’enfatizzazione sui media legata a fatti di delitti, abusi o omicidi, spesso conditi da molta pornografia del dolore. Tale narrazione aumenta stigma e stereotipi, facendo sì che le persone coinvolte siano isolate. Isolate dal pregiudizio: la barriera più potente che esiste. 

Qual è il suo rapporto con il cinema? 

Antonio Guidi. Sono un cinefilo maniacale. Amo moltissimo vedere i film al cinema, perché godo dell’ambiente e delle sensazioni che mi regala, anche se spesso soffro l’elevata presenza di barriere architettoniche. Il mio film preferito è C’era una volta in America. 

Quali sono i film che reputa più incisivi per creare un meccanismo di immedesimazione con lo spettatore? 

Antonio Guidi. Film come D’amore si vive o Matti da slegare hanno modificato più di tanti tomi scritti la coscienza delle persone sul tema della sofferenza mentale. Credo anche che i film abbiano un potere indiretto: Via col vento ha costituito nel tempo la denuncia allo schiavismo. Questo potere complessivo che il cinema ha in sé non ha eguali. Per questo credo che realizzare una rassegna cinematografica sulla salute del cervello rilanci come forse in nessun altro modo una riflessione concreta e coinvolta sul tema.


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