Taormina Film Festival 2025, recensione For Your Sake di Axel Monsù

Cinema / Recensione - 14 June 2025 16:30

Tratto da una storia vera

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Film Volevo nascondermi - video

La difficoltà d'essere donna

La settantunesima edizione del Taormina Film Festival è stata dichiarata come dedicata alle donne, alla parità dei diritti, alle conquiste che le donne hanno raggiunto, a quelle a cui hanno facoltà di aspirare. Pertanto non poteva essere proiettato miglior film di For Your Sake, per la regia di Axel Monsù, in competizione alla 71esima edizione del Taormina. Ambientato in una comunità rurale dell’Argentina, organizzata sull’agricoltura e la pastorizia, For Your Sake, titolo originale “Por tu bien”, racconta una storia realmente accaduta, di soggezione,
condizionamento, sottomissione a una fede travalicata dagli istinti e presa a giustificazione degli estremismi patriarcali. 

 Zulma (Sabrina Melgarejo) è una giovane donna sottratta alla cultura, allontanata dalla scuola a opera dei propri genitori, per diventare moglie e genitrice, privata delle proprie amicizie, delle proprie aspirazioni, per adeguarsi alle radicazioni d’una società organizzata secondo regole patriarcali. Una comunità che scorge nella fede la giustificazione di ogni comportamento, condizionata dall’indulgenza, nella quale le donne sono soggiogate all’asservimento. 

 La regia di Axel Monsù riesce a dimostrare la complessità dei rapporti umani, la difficoltà di affrancarsi dai condizionamenti, e lo fa attraverso l’esperienza vissuta dalla protagonista. Descrive di una comunità completamente dipendente dal patriarcato, affidata anzi al patriarcato, nella quale una giovane donna, apparentemente sottomessa al marito e alla volontà della famiglia, troverà invece il coraggio di opporsi alle tradizioni. Regia e sceneggiatura riescono a descrivere con forza e pacatezza la semplicità di Zulma che dinanzi a un evento tragico riesce a rompere la fiducia nelle stesse regole che la opprimevano.

© Riproduzione riservata






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