Recensione film Sotto una buona stella: la nuova coscienza di Carlo Verdone

Cinema / Recensione - 13 February 2014 08:00

Carlo Verdone con il nuovo film "Sotto una buona stella" propone una commedia familiare ironica e contemporanea. Con lui ci sono gli attori Paola Cortellesi, Tea Falco e Lorenzo Richelmy

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Carlo Verdone con "Sotto una buona stella" riesce a riproporre la sua visone dei rapporti umani fatti di coincidenze e sviluppi, come non faceva da "Il mio miglior nemico" (2006).

La trama. Lì infatti era Achille De Bellis a dover ricostruire un rapporto genitoriale con la figlia e con lo spasimante, ossia lo sbandato Orfeo. E la difficoltà di questa ricostruzione nasceva da un astio verso le relazioni affettive: in "Sotto una buona stella" troviamo un genitore consapevole della sua funzione complessa, che si sa sottrarre alla propria intemperanza e che cerca una pacificazione. È un top manager rimasto vedovo, che ora è in difficoltà finanziarie e che ha una compagna: deve far tornare all'ovile i figli perché non riesce più a sovvenzionargli l'affitto, ma le difficoltà aumentano assieme alle incomprensioni. E questo sviluppo è stranamente reso possibile attraverso la conoscenza di un'altra persona, quella Luisa che da dirimpettaia diventa confidente e poi nuova compagna. E lei stessa come professione fa la tagliatrice di teste, ossia è immersa nella stessa voragine economica in cui sprofonda Picchioni: un incrocio di destini reso possibile dalla buona sceneggiatura di Pasquale Plastino, Gabriele Pignotta e Maruska Albertazzi.

Carlo Verdone attore. Il film è soprattutto un tentativo di spostare l'attenzione da Carlo Verdone ai suoi co-protagonista, tentativo che finora non era mai riuscito. Infatti l'attore è regista aveva sempre corso il rischio di dirigere pellicole monoattoriali, quasi che ogni storia fosse concentrata su di lui e che senza la sua presenza non avesse senso. Un rischio che ad esempio Woody Allen, altro bio-regista ha scongiurato con il film "Blue Jasmine" (2013) e con altri successi precedenti.

Recensione. Invece stavolta in "Sotto una buona stella" la presenza di Paola Cortellesi è essa stessa un'altra vicenda, con le sue problematiche e i suoi tempi, dalle difficoltà economiche alle varie solitudini personali. C'è la sotto trama dei figli, i bravi Tea Falco e Lorenzo Richelmy che non riescono a comunicare, o che non trovano interlocutori adeguati. Il che conferma che quando Verdone racconta vicende familiari si trova a suo agio, piuttosto che quando inanella storie arrovellate come quelle de "Posti in piedi in paradiso".

© Riproduzione riservata




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