Recensione del film Landline, i veri tradimenti in famiglia

Cinema / Recensione - 26 July 2017 08:00

Il film "Landline" è stato apprezzato dalla critica statunitense: il protagonista è John Turturro, per una distribuzione Magnolia Pictures e Amazon Studios. Mauxa l'ha visto in

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Landline è il film di Gillian Robespierre con John Turturro uscito nelle sale statunitensi nei giorni scorsi.

Un uomo può tradire la moglie, ed essere pedinato dalle figlie? È questo l’assunto del film, che vede nel cast Jenny Slate, Edie Falco, Abby Quinn.

Fin dall’inizio si comprende che il film vira verso la commedia, con una coppia intenta in un amplesso nel bosco, assediata però dagli insetti.

Così due sorelle sospettano che il loro padre Alan (John Turturro) possa avere una relazione extraconiugale: lo seguono, fanno supposizioni credendo che un tradimento sia la crepa nella facciata della famiglia.

Ma chi ammonisce può essere il primo colpevole: infatti una delle due sorelle, Dana (Jenny Slate) fatica a trattenersi dall’infedeltà, e deve assecondare l’altra sorella minore Ali (Abby Quinn). Era proprio Dana nel bosco all’inizio del film. Le due cercano di scoprire la verità su Alan senza coinvolgere la madre (Edie Falco), che però patisce la stanchezza di un rapporto ormai amicale con il marito.

La regista Gillian Robespierre ha ottenuto un buon successo con “Il bambino che è in me - Obvious Child” (2014), storia di una ventenne che affronta una gravidanza non pianificata.

Le tematiche trasgressive sono usuali in un tipo di cinema indipendente statunitense, in cui gli istinti sessuali collimano con quelli personali, pervadendo tutta la trama della fiction. Ad esempio la serie “Transparent” affronta la tematica gender, così come “Cinquanta sfumature di nero”, “The Handmaiden”, fino “Kiki & I segreti del sesso”.

A ciò si unisce anche una messa in scena ripresa quasi in tempo reale, per cui è la quotidianità che si rivela problematica, con le piccole bugie che coprono la giornata. La decisione di spostare la vicenda nel 1995 rende questi dubbi generazionali, non legati ad un decennio particolare.

“Landline” eccede soprattutto nei dialoghi, che fanno scivolare l’intreccio sullo sfondo. Si riesce a scorgere il tentativo delle due protagoniste di ricucire un rapporto strappato, non solo con i genitori ma con un mentore che risulta assente.

Il tema del divorzio era quasi una tendenza in qui periodo, ora velocizzata dagli avvocati matrimonialisti. E l’equivoco delle due sorelle è quello di credere di poter modificare la vita di chi ci sta intorno: il padre tradisce veramente la madre?

Per la critica “Landline” è capace di tracciare la distanza tra la gente che siamo e le persone che pensiamo dovremmo essere (Indiewire), rendendo naturale il fatto che in una famiglia ci siano segreti (Variety), con una performance degli attori che sopperisce alla intermittente efficacia della trama (Consequence of sound).

John Turturro è stato attratto dalla semplicità della sceneggiatura,“alcune famiglie possono passare attraverso difficoltà simili e sopravvivere, anche se non rimangono insieme” ha detto. Così come esistono nuclei che restano insieme e possono essere miserabili.

© Riproduzione riservata




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