Hades, recensione videogame per Xbox Series X

Games / Recensione - 19 August 2021 14:00

Il miglior indie degli ultimi anni arriva su console

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Hades è stata la più grande sorpresa del 2020, un gioco indie sviluppato dal talentuoso team dei Supergiant Games, già autori di piccoli perle quali Transistor e Bastion. Lo stile ricercato e il gameplay dal ritmo sostenuto hanno trovato la loro consacrazione nel roguelite ambientato nella mitologia greca, con un successo tale che gli ha permesso di vincere oltre 50 premi, tra cui miglior indie e miglior gioco d'azione agli ultimi The Game Awards. Dopo essere uscito originariamente per PC e poi su Nintendo Switch, Hades approda anche sulle console casalinghe e al day one per tutti gli abbonati al servizio Xbox Game Pass.

Hades
Hades è ambientato nell'Antica Grecia, prendendo a piene mani dal pantheon delle divinità elleniche: la storia viene narrata attraverso una fitta trama di relazioni e dialoghi tra personaggi, che interagiscono tra loro come una grande famiglia, tra faide interne, accordi, aiuti, amicizie, interessi. Troviamo tutta la mitologia di divinità e di esseri semidivini, con cui stringiamo patti e scambiamo discorsi, accordi, informazioni: il protagonista del racconto è Zagreus, figlio di Ade e di Nyx, che ha la volontà di scalare l'oscuro mondo infernale e tornare in superficie. Nell'intento saremo osteggiati da nostro padre Ade, che giudicherà le nostre intenzioni come incomprensibili e avventate, mentre ci faremo strada nelle oscurità dell'Oltretomba tra creature dalla diversa connotazione mitologica: arpie, serpenti, colossi, teschi, sono solo alcuni degli ostacoli che separano Zagreus dalla fuga verso il mondo terreno, fatto di pericolo e di stanze (procedurali) da superare.
Hades è strutturato come un roguelite, basato su dungeon e nemici generati in maniera casuale, che comunque mantengono un filo conduttore per quanto riguarda stanze e numero di esse da completare, per raggiungere il boss di fine livello e proseguire la nostra scalata fuori dall'Ade. Il gioco va completato in una sola run, che può durare circa un'ora: morire significa dover ricominciare tutto da capo, ma non perdere tutto ciò che abbiamo fatto o conquistato sino a quel momento. Hades, in tal senso, è probabilmente il roguelite più bilanciato ed equilibrato, quello meno punitivo in termini di game over, visto che ogni tentativo di fuga permette al giocatore di collezionare gemme da spendere e alcune abilità passive, che rimangono per sempre tra le statistiche del giocatore. Durante le nostre run, che spesso richiedono qualche decina di tentativi prima di giungere al finale del gioco, abbiamo la possibilità di scegliere (e sbloccare) diverse armi, tutte dotate di un loro pattern di attacco; appena scendiamo in battaglia riceviamo un Dono da una divinità, che conferisce il nostro primo potere all'arma: tali Doni possono essere modificati e migliorati nel corso dell'avventura, con tutta una serie di nuove caratteristiche. Essi permettono di creare, con la giusta combinazione e fortuna (visto che sono casuali), una build incline ai gusti del giocatore; è bene tuttavia ricordare che, una volta morti, i Doni si azzerano e con una nuova run tutto riparte da zero. I Memento sono invece degli oggetti che donano un potere particolare al personaggio e possono essere equipaggiati una alla volta; con il game over rimangono nel nostro inventario, così come le chiavi e l'Oscurità, che è la moneta di scambio per poter sbloccare tutta una serie di abilità passive. Ognuna di esse può essere acquistata presso lo Specchio nella nostra camera da letto e rimane per sempre nostra; è qui che il gioco fornisce un senso di progressione costante, dove ogni fallimento porta comunque nuove abilità, armi e possibilità ludiche a Zagreus. Ad aiutarci nell'avventura possiamo anche attivare la Modalità Dio, che riduce fino all'80% il danno inferto dai colpi nemici, una feature che permette di vivere in maniera più rilassata gli splendidi scenari del gioco, accompagnati da una colonna sonora di assoluto valore. La direzione artistica di Hades è sublime, con ambientazioni disegnate a mano e che regalano una ricchezza visiva e stilistica notevole, così come la rappresentazione di tutte le divinità e dei personaggi che incontreremo, ispirati e fuori dagli schemi, che si distaccano in maniera creativa dai classici stilemi della mitologia greca.

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