Un medico in famiglia, intervista all'attore Edoardo Purgatori: 'Emiliano in fondo è un buono'

Tv / News - 07 September 2016 18:45

La decima stagione della serie televisiva intitolata "Un medico in famiglia" va in onda su Rai 1 il 7 settembre 2016. Mauxa ha intervistato Edoardo Purgatori, interprete del personaggio di E

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La decima stagione della serie televisiva intitolata “Un medico in famiglia” debutta  su Rai 1 il 7 settembre 2016.

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Abbiamo intervistato l'attore Edoardo Purgatori, interprete del personaggio di Emiliano.

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D: Cosa possiamo aspettarci della decima stagione di "Un medico in famiglia”?
R: Questa decima stagione di “Un medico in Famiglia” partirà con la scomparsa di Emiliano. Dopo un breve periodo a Parigi in una clinica per tossicodipendenti, Emiliano decide di fuggire. Anna e Lele perdono le sue tracce. Ritroviamo Emiliano a Roma in una comunità di recupero. Al suo fianco c’è una nuova ragazza, Ginevra. Nel corso di questa stagione, Emiliano dovrà fare una scelta importante: scegliere un passato irrisolto e pieno di sensi di colpa, oppure un nuovo inizio. Chi sarà al suo fianco è tutto da scoprire.

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D: Come hai costruito il personaggio di Emiliano?
R: Emiliano è un ragazzo che ha sofferto molto. Probabilmente è stato abbandonato da bambino e gli sono mancati dei punti di riferimento. Quindi ha sviluppato un carattere forte e duro, perché ha imparato sbagliando. Alcuni errori che ha commesso lo perseguitano ancora. Ha paura di aprire il suo guscio perché non vuole essere abbandonato e ferito. Anna però è una delle poche persone di cui si fida.
Oltre a questa analisi sono anche andato a studiare da un vero tatuatore per imparare il mestiere.

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D: A tuo parere, per quali motivi il pubblico televisivo ha sviluppato una forte affezione nei confronti del tuo personaggio?
R: Credo che il pubblico si sia affezionato particolarmente al mio personaggio perché Emiliano in fondo è un buono al quale capitano spesso cose brutte. Seguire questa sua lotta interna lo rende affascinante e imprevedibile. Inoltre ama Anna e la storia tra i due è stata molto apprezzata dal pubblico di Medico.

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D: Nel 2016 sei sul grande schermo nel film "Ben-Hur". Come hai vissuto l'esperienza sul set?
R: Partecipare a una produzione mastodontica come quella di "Ben-Hur" è come andare a giocare la Champions League. Ho imparato molto e goduto ogni istante delle riprese. Poi ho stretto delle amicizie con attori che erano dei miei idoli da bambino.

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D: C'è un ruolo che sogni di interpretare in futuro?
R: In futuro vorrei cimentarmi con i grandi classici della drammaturgia mondiale. Amleto, Riccardo III, Iago, Marco Antonio.. Shakespeare, Williams, Miller.

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D: Quali sono i tuoi prossimi progetti?
R: Il 6 ottobre uscirà nei cinema “Quando corre Nuvolari” di Tonino Zangardi, un film sulla vita del famoso pilota mantovano Tazio Nuvolari. Io interpreto il suo migliore amico e rivale Achille Varzi. Poi sarò in scena dal 6 al 18 dicembre 2016 con “Maratona di New York” di Edoardo Erba al Teatro Argôt di Roma. Un progetto ambizioso che portiamo avanti con la mia compagnia teatrale The Shape of Water. È prevista una tournée in Italia, Germania, Inghilterra e America. Reciteremo il pezzo in tre lingue diverse (italiano/tedesco/inglese) dipendentemente dal paese in cui ci troviamo. Inoltre sono impegnato con le riprese della seconda stagione di “Tutto può succedere” che andrà in onda nel 2017.

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