Twin Peaks 3, i critici si dividono sulla nuova stagione della serie di David Lynch

Tv / News - 05 June 2017 18:08

"Twin Peaks 3" ha esordito il 21 maggio con i primi episodi della nuova serie tv di David Lynch: mentre i critici si accapigliano per districarsi nella matassa complessa della trama, i fan s

image
  • CONDIVIDI SU
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon

"Twin Peaks 3" è ormai realtà: la nuova stagione del celebre show di David Lynch ha esordito lo scorso 21 maggio, ben 27 anni dopo le precedenti. Dopo aver visto i primi episodi, in molti stanno cercando di dare un senso a una trama davvero intricata, ma molti punti restano oscuri. Lynch, autore e regista di tutti gli episodi, ha concepito la terza stagione come un lungo film della durata di 18 ore, poi suddiviso in episodi di un'ora ciascuno. Quello che in molti si stanno chiedendo, più o meno esplicitamente, è se la nuova stagione sia all'altezza delle altre e al momento la risposta prevalente è sì. Lynch è riuscito a produrre del materiale vivace e godibile, abbastanza sperimentale per soddisfare la sua ricerca ossessiva di nuove correnti artistiche, ma non tanto da perdere i contatti con il mondo di Laura Palmer.

\r\n

La critica si sta spendendo nella ricerca di neologismi e in bizantinismi grammaticali per esprimere l'avvincente perplessità che pare essere il contraddittorio sentimento dominante in chi ha visto le nuove puntate: secondo Patrick Smith del Telegraph, lo show rende fede a sé stesso e contiene tutti gli elementi che hanno reso indimenticabili le prime due stagioni: silenzi pesanti, dialoghi idiosincratici, languidi paesaggi nordici e trame con molti strati, con la colonna sonora di Angelo Badalamenti che ancora una volta fa la differenza. Per Clarisse Loughrey dell'Independent, la contrapposizione di soap opera buffa e di oscura depravazione  degli anni passati è completamente assente, rendendo da questo punto di vista i nuovi episodi più simili a film come "Strade perdute" e "Mulholland Drive". Mark Lawson del "The Guardian" è invece interdetto dalla quantità di elementi fantastici e quasi fantasy che a suo parere  rendono "Twin Peaks 3" simile a una fiaba moderna scritta sotto l'effetto di LSD, piuttosto che redatta dalla CIA.

\r\n

Del resto, "Twin Peaks" non è certo fatta per mettere tutti d'accordo. In attesa di capire come evolverà la trama, nel quarto episodio i fan si sono goduti l'incontro fra il regista, nei panni del sordo agente dell’FBI Gordon Cole con Kyle MacLachlan, stavolta non nei panni dello strampalato e riflessivo detective Cooper, bensì in quelli perversi e malefici del suo doppio, con tanto di capelli lunghi.

\r\n

Kyle MacLachlan deve il suo ruolo più famoso, quello del detective Cooper di "Twin Peaks", all'estro malato di David Lynch, ma questa non è stata la sua prima collaborazione con il regista. Gli appassionati di fantascienza lo ricordano infatti nel ruolo del protagonista di "Dune" del 1984, Paul Atreides, a spasso per la galassia cavalcando vermi giganti alla ricerca della spezia e in "Velluto blu" del 1986. L'eclettico attore statunitense ha poi preso parte a varie serie tv, fra cui "Sex And The City" e "Law & Order".

© Riproduzione riservata




Seguici su

  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon
  • icon