The Strain 3, una serie tv horror spaventosa dall'ambientazione ai personaggi

Tv / News - 19 September 2016 18:00

Guillermo del Toro porta l'horror di una serie tv ad un livello mai visto prima. Scopriamo come viene costruita una serie tv da brividi.

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In che modo viene costruita la terrificante trama horror di The Strain, la serie tv horror creata da Guillermo del Toro e Chuck Hogan e basata sulla trilogia di libri Nocturna, giunta alla terza stagione? La serie tv, dall’ambientazione ai personaggi, lascia ben poco all’immaginazione circa il genere che tratta e gli spettatori cui si rivolge. Ed è proprio questo, in senso stretto, il motivo del suo successo: a livello artistico, The Strain è un prodotto horror senza compromessi, che non concede sconti allo splatter e pretende stomaci forti.

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Si parte, in pieno rispetto delle opere più dark e tenebrose, con un’ambientazione oscura. Le scene, per la maggior parte, sono girate in spazi e ambienti volutamente poco illuminati, spesso “freddi”, angoscianti, dove il senso dello spazio viene meno o risulta essere secondario. La libertà d’azione, visiva e “fisica”, è dunque “costretta” a concentrarsi sull’orrore che viene mostrato. Una scelta della produzione molto forte e ben precisa.

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I dettagli splatter risultano essere uno dei piatti forti di The Strain. Teste mozzate, sangue, gore, al punto che i vermi che si insinuano sotto i tessuti per contagiare gli umani finiscono per essere una cosa da poco conto. Del Toro vuole che l’horror sia viscerale, che sconfini nell’emotività e che ci assalga, colpendoci con forza come un pugno nello stomaco.

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L’imprevedibilità della narrazione contribuisce a rendere inquietante la serie. Si gioca con una tematica forte, del resto: una misteriosa e malvagia entità, chiamata “Maestro” dai suoi adepti, è alla base di una storia che snoda tra la sua ascesa e il tentativo umano di tentare di arginare la diffusione di un’epidemia altrimenti tremenda e dagli aspetti raccapriccianti, grazie all’intervento dell’epidemiologo Ephraim Goodweather (Corey Stoll), primo a scoprire il contagio, della sua collega Nora Martinez (Mia Maestro), del misterioso Abraham Setrakian (David Bradley), che già in passato si era scontrato con queste entità, e all’affascinante disinfestatore di topi Vasiliy Fet (Kevin Durand), ormai tra i più apprezzati dal pubblico.

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Non tutti gli umani sono buoni. La potente e ricca organizzazione Stoneheart, di cui fanno parte tra gli altri anche il miliardario Eldritch Palmer e il perfido nazista Thomas Eichhorst, trasformatosi negli anni della guerra in un terrificante Strigoi (un vampiro orribile che prende vita dall’anima di un defunto), rappresentano l’ennesimo elemento di insicurezza all’interno di una battaglia ormai senza precedenti.

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Con la season 3 The Strain si appresta a trasformare una New York messa in quarantena dal Governo federale in un lugubre teatro di battaglia, dove verrà forse determinata la sorte degli umani e quella degli Strigoi. Ad ogni modo, il pubblico che seguirà la stagione col fiato sospeso potrà immergersi nuovamente in un autentico bagno di sangue, un luogo in cui terrore, suspance e horror raccapricciante sono legati in modo indissolubile alla sceneggiatura, all’ambiente e ai personaggi.

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