The Crew: un viaggio sulle strade degli Stati Uniti
Il gioco di guida targato Ubisoft arriva al traguardo con un gameplay arcade e frenetico, fatto di personalizzazione e sfide online. La componente grafica riproduce fedelmente i paesaggi degli Stati U

The Crew gioco, Ubisoft suona la campanella di fine anno con un videogioco di guida a mondo aperto, dalla componente ruolistica e fortemente incentrato sull’online. Il primo esperimento della casa canadese segue le orme del primo Test Drive Unlimited, capostipite degli open world arcade della scorsa generazione. Il risultato finale è altalenante, con buone idee ed altre meno riuscite.
The Crew gameplay, partendo dalla componente single-player, il gioco regala circa una ventina di ore di storia, divise in gare classiche e altre sfide particolari da superare. In esse esiste solo la vittoria, e il secondo posto equivale al fallimento delle missioni, spesso mal calibrate per quanto riguarda la difficoltà. Ci troveremo a dover affrontare, infatti, situazioni molto semplici, unite ad altre dove dovremo ripetere le gare diverse volte, per poter andare avanti nella progressione della campagna. Il titolo Ubisoft punta su uno stile di guida molto arcade, senza alcuna pretesa simulativa, e ogni livello sbloccato porta con sé nuove aggiunte e potenziamenti alla macchina. Le maggiori ricompense verranno dall’online, dove si gareggerà contro altre persone, e dove esiste un sistema di clan interessante, ma poco sviluppato per quanto riguarda l’effettiva appartenenza ad un gruppo specifico.
The Crew grafica, il lato tecnico restituisce un’ottima resa e rappresentazione delle città e degli ambienti statunitensi, con una vastità davvero notevole. Si passa dalle coste orientali sino all’interno del continente americano, con luoghi e situazioni ambientali sempre varie e diverse. Il lavoro di differenziazione dei posti è ottimo, così come alcuni scorci visivi sono davvero belli da vedere.
Meno buono è il quadro generale di effetti e di modellazione delle macchine, che restano sottotono se paragonate ad altri titoli usciti recentemente, come Drive Club o Forza Horizon 2.
The Crew recensione, il gioco Ubisoft unisce elementi interessanti ad altri ancora embrionali e mal sviluppati. I lati positivi risiedono in un’enorme vastità dello scenario e libertà concessa al giocatore, che può personalizzare i vari veicoli come un qualsiasi gioco di ruolo, con potenziamenti legati al livello raggiunto. Le ricompense influiscono così anche sull’aspetto sociale del gioco, nelle diverse gare online. Di contro, i server Ubisoft ancora gestiscono macchinosamente le gare, e il sistema dei clan è solamente abbozzato, senza alcun vero motivo di appartenenza allo stesso. La storia, funzionale alle varie attività, diventa presto ripetitiva, e dopo 3-4 ore di gioco si ha la sensazione di ripetere meccanicamente le stesse missioni, in una progressione non sempre ben calibrata per quanto riguarda la difficoltà. Il sistema di guida arcade, fortunatamente, funziona e diverte, e il mondo messo su schermo da Ubisoft restituisce un senso di fedeltà ed esplorazione sicuramente soddisfacente.
The Crew motivo del successo, la strada percorsa da Ubisoft ricalca quella intrapresa da molte software house negli ultimi tempi. Dalla scorsa generazione, grazie alla maggiore potenza di calcolo, si è passati dai classici circuiti chiusi ad un mondo aperto e liberamente esplorabile, senza alcuna restrizione di sorta. Dall’ottimo primo Test Drive sino alla magnificenza grafica e paesaggistica di Forza Horizon 2, la possibilità di offrire un free-roaming a sfondo automobilistico ha rappresentato l’evoluzione del genere, e non solo. Il successo risiede in una libertà concessa al giocatore che lo rende partecipe di un mondo messo interamente a nudo, come lo sarebbe nella realtà. Questo nuovo modo di intendere il videogioco, di annullare le barriere di un mondo ristretto e chiuso (in gergo, a binari), sta invadendo vari settori e generi del gaming. La concezione di free-roaming alla GTA ha invaso l’universo di Batman con i vari Arkham, e la Warner ha replicato tale sviluppo anche nel recente Signore degli Anelli: L’ombra di Mordor. Lo stesso Metal Gear Solid V avrà aree vaste e affrontabili come desidera il giocatore, rendendo così personalizzabile a piacimento l’esperienza di gioco. Questo è proprio ciò che accade in The Crew, dove la novità principale è rappresentata da una riproduzione in scala di paesaggi e strade americane, totalmente a disposizione dell’utente e attorno a cui costruire i vari eventi.
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