The Cat in the Hat, il nuovo adattamento della Illumination previsto per il 2021

Cinema / Fantasy / News - 30 September 2017 08:00

L'ultima apparizione cinematografica del personaggio creato da Dr. Seuss risale al 2003, anno di uscita de 'Il gatto… e il cappello matto' con Mike Myers

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Nel 2012, “Lorax – Il guardiano della foresta” aveva fruttato alla Illumination Entertainment quasi 350 milioni di dollari di incasso globale, a fronte di un budget di 70 milioni. Non stupisce, quindi, che lo studio di animazione di Chris Meledandri abbia subito annunciato l’intenzione di produrre un altro film basato su un altro famoso libro di Dr. Seuss, pseudonimo dell’artista e scrittore di Theodor Geisel. La vedova di Theodor, Audrey, sarà tra i produttori esecutivi del progetto.

L’attesa sarà lunga, visto “The Cat in the Hat” è previsto per il lontano 2021. Quella del “gatto col cappello” è una delle storie più famose di Dr. Seuss, come dimostrano anche i numerosi adattamenti: nel 1971 ne è stato fatto un mediometraggio animato per la TV, mentre il 2003 è stato l’anno della versione live-action con Mike Myers e Dakota Fanning. Uscito in Italia con il titolo “Il gatto… e il cappello matto” il film ha ricevuto un’accoglienza glaciale sia da parte del pubblico che della critica: le recensioni raccolte su Rotten Tomatoes totalizzano una percentuale di approvazione del 10%, mentre su Metacritic la media è di 19/100. Il flop ha spinto Audrey Geisel a porre un veto su qualunque altro tentativo di adattamento live-action delle opere del defunto marito, e ad approvare esclusivamente lungometraggi d’animazione.

La sceneggiatura del nuovo “The Cat in the Hat” è stata affidata a Rob Lieber, che ha già all’attivo due commedie per famiglie: “Una fantastica e incredibile giornata da dimenticare”, uscito nel 2014, e “Peter Rabbit”, ispirato ai libri di Beatrix Potter e previsto per il 2018.

Quest’estate, la Illumination Entertainment di Meledandri ha confermato per l’ennesima volta il suo dominio sul mercato dell’animazione 3D per ragazzi. “Cattivissimo me 3”, infatti, ha incassato oltre un miliardo di dollari in tutto il mondo: dopo “Minions” (sempre della Illumination), è il secondo film non prodotto della Disney a poter vantare un simile risultato.

Nel 2016 ci sono stati “Pets – Vita da animali” e “Sing”, che hanno totalizzato rispettivamente 875 e 632 milioni di dollari. Un successo dietro l’altro, insomma, per uno studio d’animazione che, pur rinunciando a competere con la Disney e la Pixar sul piano dei mezzi produttivi, della perizia tecnica e del talento artistico, riesce tranquillamente a tenere testa ai suoi rivali in quanto a incassi, merchandise e marketing.

Film dopo film, Chris Meledandri continua a dimostrare le sue capacità manageriali: in poco meno di un decennio, il produttore è riuscito a costruire un brand apparentemente infallibile, fatto di personaggi adorabili costruiti a tavolino per piacere al pubblico, storie semplici, buoni sentimenti e cultura pop. Il tutto accompagnato da una gestione accorta e consapevole dei budget, che permette di massimizzare i profitti.

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