Taboo, 'James Delaney è perseguitato dal suo passato': intervista a Jason Watkins

Tv / News - 21 April 2017 07:00

La miniserie televisiva "Taboo" debutta questa sera su Sky Atlantic. Mauxa ha intervistato Jason Watkins, interprete del personaggio di Solomon Coop.

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Giunge in Italia la miniserie televisiva "Taboo", in onda da questa sera su Sky Atlantic

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Leggi la trama

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Creata da Steven Knight, Tom Hardy e suo padre Chips Hardy, propone un racconto ambientato nel 1814 e focalizzato sul personaggio di James Keziah Delaney. 

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Abbiamo intervistato l’attore Jason Watkins, interprete del personaggio di Solomon Coop.

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D: Com’è stato lavorare su questo set?

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R: Taboo è un qualcosa di totalmente originale e inusuale. Sullo schermo si può ammirare la grande produzione, il design, la fotografia, il trucco e il make up. L'esperienza sul set è decisamente più ricca quando si mostra abilità, concentrazione e impegno. Kristoffer Nyholm, registra della prima parte, è stato molto rilassato e calmo. Tuttavia prima di ogni scena voleva discutere dei dettagli della storia e delle sue varie possibilità. Apprezzo questo modo di lavorare. L'energia e l'entusiasmo di Anders Engström, regista della seconda parte, è stata più visibile ma nel suo lavoro c'è stata la stessa cura e precisione.

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D: La miniserie torna a raccontare la fuga dal passato. In che modo è rappresentato questo tema?

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R: James Delaney è perseguitato dal suo passato, non vuole più esserne intrappolato. A volte è un brutale antieroe, cerca di mettersi alle spalle il suo cattivo comportamento. Se non avesse una coscienza, starebbe ancora commettendo le cose orribili che avvenivano in Africa. Lo apprezziamo come personaggio centrale in quanto possiamo vedere qualcuno che cerca di essere una persona migliore - al contempo vede il bene negli altri e li porta con se (cosa che fa, ad esempio, con il personaggio di Godfrey).

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D: Com'è stato lavorare insieme a Tom Hardy, interprete principale della miniserie?

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R: Era la seconda volta che lavoravo insieme a Tom. Siamo apparsi insieme qualche anno fa in Elizabeth the Virgin Queen. Lui e la sua società mi hanno chiesto di partecipare a questo progetto e sono rimasto lusingato e entusiasta all’idea. Come potrete vedere, mi sono piaciute molto le scene che ho girato insieme a lui. 

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D: Come può essere descritto il personaggio di Solomon Coop?

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R: In Solomon Coop ho scoperto di essere in grado di raggiungere i lati più oscuri dell'umanità. Amando in egual misura i suoi complotti e la sua brutalità. In un certo senso è solamente un servitore del Principe Reggente, ma naturalmente ha le sue ragioni. È il maestro dello spionaggio di Londra, un personaggio emozionante da interpretare. Ci si diverte a dar forma ai cattivi, io cerco sempre di trovare in loro dell'umorismo, che fa emergere ancor di più la loro brutalità.

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D: Prossimamente sarai anche in un'altra miniserie intitolata "Watership Down", che ruolo hai? 

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R: In Watership Down interpreto un coniglio alquanto odioso chiamato Captain Orchis. Un altro cattivo, non molto diverso da Mr. Coop, non a caso l'ho registrato contemporaneamente a Taboo. 

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D: Al momento sei impegnato anche in altre produzioni?

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R: Partecipo a Line of Duty, il miglior crime drama qui nel Regno Unito. Sto girando il film "The Man Who Killed Don Quixote", diretto da Terry Gilliam, con Adam Driver e Johnathan Pryce, quest'ultimo tra l'altro è stato mio antagonista in Taboo. A giugno comincio a girare una nuova serie con John Cleese, successivamente sono impegnato in un'altra comedy intitolata Trollied che faccio qui per Sky, inizieremo a girare la settima stagione. Inoltre sono in due film in uscita, Hampstead e The Children Act.

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