Solo, recensione della prima puntata della miniserie televisiva

Tv / News - 04 November 2016 21:37

La miniserie "Solo" debutta su Canale 5 il 9 novembre 2016.

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Abbiamo guardato la prima puntata della miniserie televisiva “Solo”, in onda su Canale 5 dal 9 novembre 2016. La fiction prodotta da Pietro Valsecchi è ispirata da una storia vera.

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La trama pone al centro il personaggio di Marco, un agente dello SCO che opera sotto copertura. Le sue abilità e il suo coraggio gli forniscono l'opportunità di entrare in stretto contatto con la realtà della 'ndràngheta calabrese, scoprendo in prima persona l'attività e il giro d'affari dell'organizzazione criminale. 

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La prima puntata delinea dettagliatamente le diverse personalità che intervengono nel racconto. Le sequenze iniziali introducono il protagonista principale Marco, infiltrato da molto tempo all'interno della malavita romana. L'agente interviene nel mezzo di una sparatoria scatenatasi al termine di uno scambio di armi e soccorre Bruno Corona, un appartenente all'omonimo clan calabrese.

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Il gesto offre all'agente la possibilità di entrare in relazione con la famiglia Corona. Consolidato il legame con Bruno, Marco si trasferisce a Gioia Tauro, dove conosce il capofamiglia Antonio. La fiction diretta da Michele Alhaique propone uno stile narrativo diretto ed efficace nel rappresentare le dinamiche di azione della ndràngheta, sfruttando anche il linguaggio dialettale che accompagna la gran parte delle scene e favorisce la credibilità dei personaggi. 

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L'interprete principale della miniserie è Marco Bocci, il quale torna nuovamente a dar forma a un personaggio positivo che raggiunge la linea di confine tra legge e crimine. La sua eccellente prova attoriale permette allo spettatore di percepire le turbolenze emotive derivanti dal ruolo di infiltrato e di ricavarne una propria sensazione. 

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Il lato antagonistico della fiction è rappresentato da Bruno Contrada, interpretato da Peppino Mazzotta. L'attore è noto al pubblico televisivo per la sua partecipazione a "Il Commissario Montalbano" nel ruolo di Fazio. 

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Da evidenziare la buona interpretazione della giovane attrice Carlotta Antonelli del ruolo di Agata, sorella di Bruno dal carattere ribelle. La sua presenza nella scena solleva il tema del ruolo della donna all'interno del contesto del crimine organizzato. 

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Nel cast artistico sono presenti anche Diane Fleri (Barbara), Renato Carpentieri (Antonio), Federico Tocci (Emanuele), Pierluigi Misasi (Vincenzo), Alessio Praticò (Santo Ionico) e Pino Caruso (Domenico Morabito).

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