Metal Gear Solid, aspettando il film ispirato all'amata saga di videogiochi

Cinema / Thriller / News - 05 November 2016 08:00

Se ne parla ormai da dieci anni, ma a parte qualche annuncio ogni tanto, la produzione non riesce ancora a decollare. Un breve riepilogo di tutto quello che sappiamo sull'adattamento cinematografico d

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È dal 2006 che si parla di un film ispirato alla mitica saga di videogiochi di “Metal Gear Solid”. L’ultimo annuncio concreto risale ormai a un anno fa, alla primavera del 2015, quando la Sony ha dichiarato di aver messo sotto contratto per la sceneggiatura Jay Basu. Nel 2014 è stato invece annunciato il regista, Jordan Vogt-Roberts, un nome che porta a pensare che la casa produttrice punti molto su questo progetto. Jordan Vogt-Roberts è infatti l’autore di “The Kings Of Summer”, film molto acclamato nel 2013 al Sundance, e anche di “Kong: Skull Island”, prequel di “King Kong” con Tom Hiddleston e J.K. Simmons in uscita nel 2017.

Le premesse ci sono, ora c’è solo da sperare che le avventure stealth dell'iconico Solid Snake ricevano un adattamento all'altezza della loro reputazione. La saga di Snake, partorita dalla mente del giapponese Hideo Kojima, affonda le sue radici nella grafica 2D dell'MSX2, console Sony dove, nel 1987, ha ha fatto il suo debutto il primo “Metal Gear”. La saga è definitivamente decollata con il boom di “Metal Gear Solid", uscito nel 1998 e rivelatosi un successo commerciale e di critica clamoroso: ha venduto 6 milioni di copie, e oggi è considerato uno dei videogiochi più importanti di tutti i tempi. Oggi il franchise ha all’attivo 5 capitoli principali, e svariati spin-off e DLC.

Tutti i videogiochi della serie si contraddistinguono, tra le altre cose, per la loro forte ispirazione cinematografica. Hideo Kojima è un grandissimo appassionato della Settima Arte, ed è sempre felice di parlare dei film che lo hanno aiutato a sviluppare le sue opere videoludiche: “I cannoni di Navarrone”, “Goldfinger”, “2001-Odissea nello spazio”, “Il Cacciatore" e “Full Metal Jacket” sono solo alcuni fra i tanti titoli che Kojima cita come sue fonti di ispirazione. Ciascuna di queste pellicole contiene qualche elemento che poi ritroviamo in uno dei capitoli di “Metal Gear Solid”, tanto a livello concettuale quanto puramente estetico o stilistico.

Ma c’è un film in particolare che forse più di tutti ha aiutato Kojima a gettare le basi di “Metal Gear Solid”: “La grande fuga”, cult del 1963 di John Sturges con Steve McQueen, Charles Bronson e Richard Attenborough, basato sull’omonimo libro di Paul Brickhill. In un articolo pubblicato nel 2002 sulla rivista ufficiale della Playstation 2 , Kojima dice che “fra tutte le esperienze filmiche che hanno fatto da fertilizzante per coltivare il frutto di MGS, [La grande fuga, n.d.r.] è stato uno dei più potenti”. L’autore arriva a dire che, senza questo film, i suoi videogiochi forse non esisterebbero. È da “La grande fuga” che "Metal Gear Solid" riprende uno dei suoi concetti base, ovvero il doversi nascondere dal nemico, con tutta la tensione e la suspense che questa situazione comporta. Da queste premesse, Kojima è riuscito a creare un prodotto in cui action, spionaggio e thriller si mescolano, in cui il giocatore prova il brivido di infiltrarsi nella base nemica e di dover poi fuggire. Il gioco non finisce se si viene catturati: semplicemente, il giocatore deve elaborare un piano di fuga migliore, proprio come Steve McQueen.

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