Recensione film Challengers, il doppio sguardo di Zendaya

Cinema / News - 30 April 2024 14:00

Challengers è il nuovo film drammatico in uscita.

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Tashi (Zendaya) è una tennista diventata allenatrice: motiva il marito Art (Mike Faist), che - grazie a lei - da giocatore mediocre è divenuto campione del Grande Slam.

Il trio del film Challengers

Patrick (Josh O’Connor), un altro tennista, che combatté contro Art, non ha soldi per pagare l'albergo e dorme in auto. Un tempo era un promettente giocatore, ma ora è fuori dal settore. Mentre Art è a un passo dalla vittoria agli US Open dal Career Grand Slam, Patrick avanza lentamente, fino a ritrovarsi uno di fronte all'altro in finale. Anche Patrick ebbe una relazione con Tashi, e ciò emerge ora con continue ripicche: Patrick vorrebbe riallacciare il legame con Art, ricostruire la vecchia amicizia, ma Art rifiuta dicendo che la sua carriera è finita e Art sarà ricordato nella storia del tennis.


Il film Challengers di Luca Guadagnino passa dal presente al passato, rievocando quanto il trio fosse affiatato, mentre ora è frantumato. Anni prima Art e Patrick dormivano nello stesso letto, e una volta Tashi entrò nella loro camera, baciandoli entrambi: poi obbligò entrambi a fare lo stesso. La narrazione moderna strizza l’occhio alle indifferenze di genere, ma tutto è virato in maniera naturale, senza forzature. Patrick usa delle app d’incontri per conoscere le ragazze, ma nello scroll appaiono anche uomini. Non ci sono neanche remore a fare sesso con la moglie del migliore amico: questo fanno Patrick con Tashi, in auto. La rivalità sul campo si mescola con quella personale, in un profluvio di sentimenti inespressi, crenato come il vetro dello smartphone.


Il cinismo del film Challengers

Il cinismo aleggia anche tra la coppia: per motivare Art, Tashi gli intima se perde contro Patrick, lei lo lascerà. Poi Tashi incontra segretamente Patrick per chiedergli di agevolare Art, e Patrick accetta con riluttanza. La regia mostra questa tensione nei corpi torti che si agitano sul campo, tra doppi falli e smash, tra una balla che tocca il bordo della rete e scivolate sulla terra rossa. La sceneggiatura è del drammaturgo Justin Kuritzkes, che ha scritto anche il prossimo film di Guadagnino, Queer. 

L’andirivieni tra passato e presente è l’aspetto più uggioso del film, perché non fa comprendere appieno la deriva attuale dei personaggi, ma li cristallizza nel passato, quando invece dovrebbero possedere un'autonomia che viene poco raccontata. Ma lo sguardo di Zendaya che si muove da destra a sinistra, inseguendo i colpi dei due uomini che lei ama, rendono il film spensierato e ansioso di restituire allo spettatore tale audacia.

© Riproduzione riservata




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