Rashomon, il film di Akira Kurosawa con Toshirô Mifune

Cinema / Classico / News - 25 August 2015 15:00

Rashomon di Akira Kurosawa è un film giapponese con Toshirô Mifune che nel 1951 vinse il Leone d'Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Oggi il film compie 55 anni, in quanto uscì

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Rashomon è un film giapponese diretto da Akira Kurosawa e interpretato da Toshirô Mifune (l’attore nipponico più famoso dell’epoca, protagonista di altri film di Kurosawa come “I sette samurai” e “La sfida del samurai”), Machiko Kyô (“I racconti della luna pallida d’agosto”) e Masayuki Mor (“L’idiota”). Nel 1951 l’opera vinse il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia facendo scoprire alla critica e al pubblico occidentali il fino allora poco conosciuto cinema giapponese. Inoltre, la pellicola compie proprio oggi 55 anni, in quanto venne distribuita nei cinema del Sol Levante il 25 agosto del 1950.

Trama. Ispirato ad alcuni racconti di Akutagawa, “Rashomon” si svolge a Kyoto nel periodo Heian (VII-XII secolo) e ha come protagonisti un boscaiolo, un monaco e un passante. Costoro vedono casualmente un bandito uccidere un samurai e violentare la moglie del medesimo. Quando i tre personaggi vengono chiamati a raccontare ciò che hanno visto, si nota che le loro versioni divergono completamente le une dalle altre. Il tutto narrato attraverso tre flashback corrispondenti alle altrettante testimonianze dell’accaduto. Tramite tale soggetto e tale scelta narrativa, Kurosawa riflette sulla soggettività insita nell’essere umano e sull’impossibilità di raggiungere un’unica e inconfutabile verità.

Akira Kurosawa, tra storia e contemporaneità. Akira Kurosawa è, insieme a Kenji Mizoguchi e Yasujirō Ozu, uno dei registi più importanti della storia del cinema giapponese. L’autore di “Rashomon” è famoso soprattutto per lo stile spettacolare e per i suoi film di ambientazione storica prevalentemente incentrati su storie di samurai, come appunto “I sette samurai”, “La fortezza nascosta” e “La sfida del samurai”. Ma in realtà il cineasta nipponico ha realizzato anche opere meno “sfarzose” e di ambientazione contemporanea, come per esempio il dramma intimista “Vivere” e il giallo “Anatomia di un rapimento”.

Akira Kurosawa e l’occidente. Akira Kurosawa è l’autore giapponese più conosciuto in occidente e ha con la sua cultura un rapporto d’influenze reciproche. Infatti, se da un lato il regista di “Rashomon” ha tratto “Il trono di sangue” da “Macbeth” di ShakespeareL’idiota” dall’omonimo romanzo di Dostoevskij, dall’altro anche il suo cinema è stato fonte d’ispirazione per western hollywoodiani e italiani come “I magnifici sette” (libero rifacimento de “I sette samurai”) e “Per un pugno di dollari” (“remake” de “La sfida del samurai”). Inoltre, i legami con l’occidente sono stati anche finanziari, in quanto “Kagemusha” è stato coprodotto dagli statunitensi Francis Ford Coppola e George Lucas.

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