Pussy Riot: le irrequiete russe ospiti di Amnesty International sul palco con Madonna

Daily / News - 30 January 2014 15:03

Le Pussy Riot, musiciste contestatrici russe, saranno sul palco a Brooklyn con Madonna il prossimo 5 febbraio per il concerto di Amnesty International. Pare che le ragazze si siano riprese abbastanza

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Pussy Riot è un collettivo femminile intellettuale e musicale appartenente al filone "riot grrrl" e "punk rock" russo che agisce sotto il più stretto anonimato possibile. La denominazione deriva dal termine inglese "pussy" è un termine sia "gattino" sia le parti intime femminili, mentre "riot" significa rivolta.

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Impegno politico. Il gruppo è attivo a Mosca e nel resto della Russia: vicine al femminismo, riccore frequentemente ai flash mob e alle performance estemporanee per protestare contro l'establishment politico e istituzionale su argomenti come la situazione delle donne in Russia, decisamente precaria, e i presunti brogli elettorali grazie ai quali il primo ministro Vladimir Putin avrebbe conquistato la rielezione a presidente.

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Prigionia. La Russia del ventunesimo secolo non è proprio la società più bendisposta verso le contestazioni, e così le principali esponenti riottose sono state accusate nel marzo 2012 di “teppismo e istigazione all’odio religioso" dopo aver messo in scena, durante una messa nella Cattedrale di Cristo Salvatore, un’esibizione improvvisata non autorizzata contro Putin.

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Madonna. Solo lo scorso 19 dicembre 2013, dopo oltre un anno di detenzione pare addirittura in Siberia, Nadezhda Tolokonnikova e Maria Alekhina, sono state liberate. Ora una nuova e consolante notizia colpisce i fan delle Pussy Riot: Maria Aliokhina e Nadezhda Tolokonnikova, due delle attiviste russe, suoneranno insieme alla popstar Madonna al concerto di Amnesty International che si terrà al Barclays Centre di Brooklyn il 5 febbraio, senza tuttavia cantare.

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Amnesty Internazional. Lo ha annunciato la stessa Amnesty International, riporta l'edizione online del Time e la stessa Madonna, che si era prodigata per la loro liberazione, si è detta entusiasta: "ho ammirato il loro coraggio e sostenuto il loro impegno e il sacrificio in nome della libertà di espressione e dei diritti umani."

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